ANDERSON/STOLT: Invention Of Knowledge
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02/07/2016Oltre a fare la forza, nel caso in questione l'unione fa anche la differenza. Di progetti o supergruppi nati morti ne è colma la storia, ma non in questo caso. E nonostante l'età anagrafica non sia dalla parte dei protagonisti, soprattutto da quella di Jon Anderson, 'Invention Of Knowledge' sorprende per la qualità è la freschezza delle composizioni. Un tripudio di colori, suoni e melodie che rimanda inevitabilmente alla storia musicale degli Yes, con brani ricamati addosso alla inconfondibile voce di Anderson, ma che vivono di luce propria, dando forma, ombre e sostanza ad un'opera ricca di ogni arrangiamento possibile. Affiancato da Roine Stolt, carismatico leader dei progressive rocker svedesi The Flower Kings - band superlativa che manca dalle scene discografiche da qualche anno - nonchè artefice in positivo di un'altra super creatura dalle ottime referenze come i Translantic, l'ex Yes si esalta nelle quattro suite narrando ogni singolo verso con grazia innata, come se il tempo trascorso non fosse mai passato. Rock progressivo a tutto spiano, quindi, di matrice settantiana, ma dalle tinte moderne. Un universo sonoro che si espande ciclicamente, sfiorando le orbite di pianeti cari al genere come la fusion e la musica classica, per poi ritornare al punto di partenza con un bagaglio di emozioni più voluminoso rispetto a com'era in partenza. E da questo viaggio intrapreso alla ricerca della conoscenza non possiamo non esserne attratti, fortemente coinvolti nel magnetismo eterico generato dalla musica di 'Invention Of Knowldge'.
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