AMARANTHE: Amaranthe
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20/04/2011Progetto nato dalla menti di Olof Mörck (Dragonland) e Jake E. (Dream Evil) che si impone di creare un prodotto che risulti nuovo, melodico e nello stesso tempo pesante e potente. In pratica la proposta è quantomeno curiosa, interessante e grandiosamente riuscita: mettiamo Annette Olzon e Marie Fredriksson (Roxette) in un contenitore dove aggiungiamo prima i Sonic Syndacate, poi i Ramstein, concludendo con un pizzico di Nightwish e Soilwork. Un bel casino, nevvero? In effetti si, ma qui nasce un bel dilemma: i brani sono sfacciatamente belli, costruiti intelligentemente, gli incisi sono spettacolari e la voce di Elize Ryd è fantastica (oltre a lei che è bella da togliere il fiato). Ciò che rovina un voto pieno con lode è il growl di Andy Solvestrom che sovente infastidisce, e si è portati di conseguenza a non smettere nel riflettere a che tipo di capolavoro avremmo potuto avere di fronte. Brani come il singolo "Hunger", oppure la pestata "100.000 Lightyears", l'inciso da far scoppiare i polmoni di "Automatic", la semi ballad "Amaranthine" che ha molto degli Abba e Roxette esaltano, e si potrebbe proseguire ancora per evidenziare i brani degni di nota (in pratica tutti). Il fatto di avere tre cantanti in effetti porta a pensare che siano troppi per questo progetto, come già detto la bella Elize è favolosa, Jale E. è vicino a un Keith Caputo (magari un po' meno ispirato, ma al contempo più che apprezzabile), Solvestrom può comodamente limitarsi a qualche intervento e non a prendersi il 35% delle strofe. Rimane comunque tatuato nella mente questo disco, bellissimo e pieno di spunti da urlo, il valore è indiscutibile e l'attenzione viene mantenuta costante per tutta la durata del disco. Una magnifica sorpresa e conferma, un grande complimento a questi ragazzi che avranno avanti un roseo futuro.
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