AGORAPHOBIC NOSEBLEED: ALTERED STATE OF AMERICA
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24/08/2003Oramai è risaputo, tutto ciò che viene contrassegnato dal marchio Relapse ha qualcosa di insano al suo interno, qualcosa che non tutti riescono a comprendere, qualcosa che colpisce solo chi ama un determinato modo di intendere la musica... Psicologicamente quindi si è già preparati ad ascoltare un disco proveniente da quel laboratorio statunitense, ma con questo "Altared States of America" ci si è avvicianati ancora di più a quella linea di demarcazione che divide ciò viene considerato musica al rumore più puro. 100 canzoni in 21 minuti, sì avete capito bene, nemmeno Seth Putnam e i suoi Anal Cunt erano arrivati a tanto. 100 canzoni di grind\noisecore suonato magistralmente. 100 canzoni caratterizzate da un impatto devastante che vi scaraventerà verso al muro. La matrice è sempre la stessa, noisecore schizzato sventrato da una batteria simile all'incedere di un fastidioso martello pneumatico che tormenta l'asfalto e dalle vocals filtrate tipiche del genere. Sembra quasi di assistere (sin dalla copertina) ad un nuovo lavoro degli Anal Cunt, l'humor e l'attitudine sbruffona e quasi irritante (da notare la critica poco velata alla religione oltre all'ironia su alcune "pratiche" sessuali e sui gay) ricorda non poco i lavori di quello "stronzo" di Putnam. "Canzoni" come "the third day of Sodom: serpent of the gay pride rainbow", "the fifth day of Sodom: like a cretin on Christmas eve","Relapse refusing U.N. weapons inspectors" oltre a colpire per la velocità in cui è stata settata la drum-machine vi faranno fare qualche grassa risata alla faccia di chi a volte si prende un pò troppo sul serio. C'è poco da dire ma sopratutto da fare, bisogna avere l'orecchio già allenato con Cephalic Carnage, Discordance Axis, Nasum e compagnia bella per ascoltare questo "Altared States of America", oppure non avere limiti musicali e lasciarsi trasportare dalla furia inumana che gli Agoraphobic Nosebleed emanano.
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