AGATHODAIMON: PHOENIX
data
01/04/2009Sono stati un po' una sorpresa per me gli Agathodaimon, che non sapreì se definire negativa o positiva, perchè del loro quinto album 'Phoenix' ci sono aspetti che mi sono piaciuti, anche se non posso negare di essere stata soprattutto gli inizi un po' scettica. Ma andiamo con ordine. Inserisco il cd e nel lettore e lo faccio partire, curiosa di sapere cosa il gruppo proponeva; e qui mi trovo spiazzata, nel sentire uno stile non semplice da definire, non il semplice dark metal con cui è stata presentata. Il black, genere che ha caratterizzato soprattutto gli inizi della band, non è stato lasciato da parte, anzi, è ancora una parte fondamentale del loro sound, il quale indubbiamente ha subito un'evoluzione, come già era stato sottolineato nel precedente 'Serpent's Embrace', accogliendo influenze derivate principalmente dal death metal e dal gothic. Insieme creano un mix che sta dando i suoi frutti, segno di una formazione ben attiva e che ha ancora molto da dire ai suoi fans. I lati positivi di 'Phoenix'? Il primo che si nota è la struttura musicale semplice e immediata, che vuol tenere alta l'attenzione degli ascoltatori grazie anche ad un ottimo lavoro sulle chitarre. Ma al combo tedesco piace molto esplorare lidi oscuri e teatrali, che trovano la loro espressione più congeniale nelle melodie di stampo gothic, avvolgendoci in atmosfere accattivanti e piuttosto coinvolgenti. Riuscita è l'alternanza tra scream e clean vocals, che completa quello che è il sound degli Agathodaimon e raggiunge così la sua "forma". Il risultato finale? Un disco interessante e ben prodotto, capace di mantenere un livello di intensità costante e deciso a non passare inosservato tra le uscite di quest'anno. Chi è amante del black/death/gothic metal troverà pane per i suoi denti, consigliato anche a chi preferisce un gothic più lirico e meno contaminato, potrebbe trovarlo di suo gradimento, o meno...
Commenti