CONTINUAL DRIFT: Reality
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21/03/2012Band giovanissima dedita ad un classico hard rock moderno di stampo prettamente statunitense, quindi legato strettamente a Nickelback, Theory Of A Deadman e Shinedown, arrivano oggi a quasi dieci anni dalla loro formazione al debutto discografico, e possiamo affermare che si tratta di un signor debutto. Ottimamente prodotto, performarce dei quattro ragazzi eccellente e alcuni brani veramente riusciti. "When The Sun Meets The Blues", il primo singolo, stupisce per l'ottima presa che crea nell'ascoltatore, così come la pianoballad "Destiny", veramente ispirata. Forse non a tutti piacerà la voce di Michele Ponti, sotto certi versi opposta al tipito timbro statunitense del genere, ma potrebbe stare qui forse quel plus che miriadi di altre band simili non hanno (oltre alle canzoni naturalmente). Un applauso allora alle capacità ed alla costanza di questi giovani che sono riusciti a creare un buon connubbio tra la "staticità" del genere, discreti brani e relative intezioni. Un unico appunto va mosso a "Just One Question" dove il riff e la relativa base basso-batteria è pari-pari "Madhouse" degli Anthrax, il resto del brano scorre via piacevole, ma quel riff fa storcere parecchio il naso.
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