AGABUS: MITAKUYE
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31/07/2008I milanesi Agabus arrivano al terzo album dopo una carriera ormai quasi decennale, e a chi ha sempre tenuto d’occhio l’undeground italiano il nome del quartetto non giungerà certo nuovo; 'Mitakuye' è il nuovo lavoro della band a distanza di tre anni da 'Last Way Left', ma l’aggressione sonora perpetrata da Aro e compagni è sempre immutata, nel loro pesantissimo nu metal che attinge a piene mani da Sepultura e Hatebreed. A dispetto di una produzione molto poco incisiva (difetto che salta immediatamente all’orecchio, appena si preme play), i nostri si districano abbastanza bene con brani concisi e diretti, privi di inutili fronzoli, anche se c’è da dire che il picco di qualità di raggiunge nella metà del disco, con "Cois", "Swami" e "Ghastly" a dettar legge (soprattutto la prima delle tre, forse il pezzo che più ho apprezzato dell’intero disco). Un platter di qualità, se si soprassiede sulla qualità sonora, decisamente migliorabile. Un vero assalto all’arma bianca.
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