WHENLOVEFINISHES: DESTRUCTION TECHNIQUE OF AN ESTABLISHED ORDER
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28/06/2005Debutto discografico su Vacation House dopo una sola demo per i Whenlovefinishes, ensemble nostrano che annovera tra le sue influenze rock, nu metal, hardcore e punk. I brani che compongono il disco sono effettivamente piuttosto eterogenei, senza rinnegare una linea guida personale, e spaziano tra parti più classicamente nu metal ad altre più affini al death scandinavo (come nell’ottima “.11”); il nume tutelare che fa capolino più spesso durante l’ascolto è certamente quello di Max Cavalera. Non sono infatti rari i passaggi tribali che sembrano provenire direttamente da un lavoro qualsiasi dei Soulfly, si vedano le continue pause atmosferiche dell’opener “Believer”, senza contare “Hasta Siempre Comandante Che Guevara”, probabilmente il brano migliore del lotto, che se non fosse per la registrazione e la voce di Mirko (fortunatamente non un clone del singer carioca) potrebbe essere tranquillamente scambiato per un inedito dei Sepultura di “Roots” dilatato ed allungato. La band dimostra a più riprese di cavarsela nonostante il suo essere succubi ai grossi nomi di cui sopra, e i pezzi scorrono abbastanza piacevolmente se non fosse che la resa sonora e la produzione soffrono di una qualità insufficiente e per nulla adatta alla proposta dei Whenlovefinishes: chitarre poco potenti, batteria di cartone e un’acustica simile a quella di un capannone affossano la qualità del dischetto, già in origine non eccelsa. Speriamo che la band riesca, in futuro, a fare le cose in modo più curato. Per il momento “Destruction Technique Of An Established Order” dà l’impressione di essere stato concepito e registrato in fretta e furia, cosa che una band emergente al primo album non dovrebbe mai fare.
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