ÆVANGELIST: Matricide In The Temple Of Omega
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25/02/2019Ævangelist è uno dei molteplici progetti di Matron Thorm, polistrumentista attivo in un’infinità di band la cui matrice comune è il sound estremo e la voglia di sperimentare grazie a forti connotazioni avantgarde e noise. Difficile riuscire a stare al passo con le varie proposte dell’artista, la cui “sovrapproduzione” nel 2018 ha visto solo qui ben 4 uscite (due full-lentgh, un ep e una raccolta). Il sound è un caotico black death metal, crudo e in questo precipuo episodio solo sporadicamente cosparso di spunti jazz. Gli elementi industrial vengono messi da parte, o perlomeno resta quell’atmosfera di bolgia e depravazione che potrebbe in parte essere assimilata al concetto appunto di industrial e black. 'Matricide In The Temple Of Omega' è lavoro carico di cambi di tempo, di cacofonie che incarnano uno stato di tensione elevato. Tutti i dischi di Matron Thorn sono inquietudine allo stato puro, uno sconvolgimento che non lascia tregua e che, flusso continuo di dolore, preme sull’anima. Peso incessante, mani che si conficcano in gola e che ci schiacciano in un denso e nero liquame di tormenti. Stupisce l’assordante sottofondo di effetti, indefinite forme che scivolano tra concetti diversi di estremo e che non danno punti di riferimento. Esangui restiamo inerti e consumati dalla violenza di un full-length che racconta di neri lapilli di follia e di uno stato di perpetuo strazio. Rare le pause atmosferiche che, per assurdo, pensiamo possano essere punto da cui ripartire per il futuro, se non altro per l’incredibile mole di dischi sfornati e il costante denominatore comune tra le varie proposte. Parliamo di questa perpetua e ridondante sofferenza e conseguente sonorità che viene sviscerata ma che a conti fatti, per la così cospicua mole di full-length, diventa inflazionata. Resta la certezza di un artista poliedrico che verrà di nuovo apprezzato dai propri adepti e da chi adora sonorità cupe e dilanianti.
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