NECROPHOBIC: Dawn Of The Damned
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22/10/2020Dopo l'acclamato 'Mark Of The Necrogram', i Necrophobic tornano nuovamente fra noi con quest'attesissimo platter! Il disco si presenta come la perfetta continuazione del predecessore: pone nuovamente l'accento su un suono heavy e definito, guidato dalle vocals di un Anders Strokirk in formissima, e mette in risalto la vera arma in più del combo, l'eccezionale lavoro della coppia d'asce Ramstedt/Bergeback. I due chitarristi, infatti, tanto quanto riescono ad imbastire pezzi dal rifferama tipicamente black/death, che hanno sempre contraddistinto lo stile della band, tanto quanto sono spesso abili ad "azzeccare" stacchi e spettacolari assoli, dal sapore tipicamente "classic" metal, che spezzano l'atmosfera oscura delle varie tracce mettendo ancora più in risalto le parti violente e dirette. È cosi che a pezzi tipicamente massacranti come "The Infernal Depths Of Eternity" si affiancano numeri più tipicamente vicini al puro metal come "The Shadows", o altre tracce come la splendida opener "Darkness Be My Guide" ed il singolo "Mirror Black, graziate da splendide parti soliste e dove l'equilibrio fra le parti fa la differenza in positivo. Se proprio volessimo "fare le pulci" a questo disco (le virgolette sono d'obbligo), potremmo sottolineare un'eccessiva omogeneità della proposta (qualche ulteriore diversificazione sul tema avrebbe giovato ancor di più al tutto), ma questo, per gli amanti del genere, non è certo imputabile come un difetto, e non minerà assolutamente la valutazione positiva dell'album. Da segnalare la partecipazione di Schmier dei Destruction nell'ultima traccia. Cari amanti dell'estremo, è un altro centro pieno per la band di Stoccolma.
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