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WARNUNGSTRAUM

Siamo andati ad approfondire diversi aspetti della musica di una band che ci ha affascinato sin dai suoi primi vagiti, oramai un lustro addietro. Ci teniamo a sottolineare che, nonostante il nome d'arte, Bartlett Green sin dall'inizio della nostra intervista si è palesato e presentato col suo vero nome, a differenza di molti altri che si credono true evil e in fin dei conti sono solo palloni gonfiati.

Che significa Warnungstraum e cosa rappresenta questo progetto? Salve. Warnungstraum è l'equivalente tedesco di "sogno premonitore", è una parola barbarica un pò difficile da pronunciare per noi latini che però mi piace molto perchè da un senso di aspro, oscuro, selvatico ma al tempo stesso gentile e sognante. Il rimando del nome alla Germania vuole significare che Warnungstraum è un'entità romantica e faustiana, uno scenario buio interiore in cui si susseguono orge di ossessioni, di visioni apocalittiche, di esaltazioni eroiche, di aneliti confusi all'infinito, e di tante altre morbosità che ho sempre giudicato molto vicine spiritualmente al mondo dell'arte e del pensiero nati in area di lingua tedesca, o a certo ambiguo misticismo eretico di matrice protestante (e quindi germanica). Il progetto rappresenta un pò il mio personale coinvolgimento in questo subbuglio di passioni oscure e illusioni che regnando incontrastate (o quasi) sull'animo umano domandano tanta musica per essere nutrite e mantenute.
 
Con 'Mirror Waters' avete utilizzato l'inglese invece che la nostra lingua. Che differenze ci sono dal punto di vista lirico tra quest'ultimo album e i precedenti? Continuità o discontinuità? La scelta dell'inglese è stata inizialmente suggerita da una sensazione di maggiore affinità tra questa lingua e le sonorità dei nuovi brani. Ho pensato inoltre che non sarebbe stato male permettere a un maggior numero di persone di comprendere i testi, così ho deciso di adottarla anche per i lavori futuri. Nelle liriche c'è una maturità maggiore, che si manifesta con una costruzione più attenta, meno istintiva, ma anche con un tono più distaccato, più narrativo, meno "in prima persona". Nei primi due album il momento catartico era preponderante, c'era l'obiettivo di sputare fuori il veleno, liberarsi dall'angoscia. Le liriche di 'Mirror Waters' sono molto più simboliche, sono una meditazione sulle proprie emozioni, sulle proprie illusioni, suscitata dalla contemplazione di immagini arcane e mitiche ricche di indefinite possibilità interpretative.
 
Domanda ultra classica. Quali sono i gruppi senza i quali i Warnungstraum non sarebbero esistiti? Sono cambiati i punti di riferimento rispetto a 'Inter Peritura'? Ovviamente i gruppi fondamentali sono stati quelli della scena black norvegese anni '90, quali Emperor, Burzum, Limbonic Art, Dodheimsgard, Gehenna, primi Dimmu Borgir, Ulver, che mi hanno influenzato molto nell'adoloscenza, oltre ad alcuni classici del doom estremo quali Katatonia e My Dying Bride. Devo riconoscere però di dovere molto anche ad alcuni gruppi italiani che all'epoca seguivano vie alternative a quella nordica, tra cui gli Obscure Devotion del mio socio Cabal, gli Aborym, e soprattutto gli avanguardisti Tronus Abyss i quali con le sperimentazioni di "Rotten Dark" e "Kampf" mi dirottarono verso i lidi della musica dark ambient, del folk apocalittico e dell'elettronica marziale, generi che sono diventati poi un'influenza importante per il lato più atmosferico dei Warnungstraum.
 

 
Musicalmente, si nota un uso più integrato del synth. Perché negli ambienti black spesso si sente dire, ancora oggi,che usare sintetizzatori e tastiere è da venduti? Mi risparmio di fare la lista delle band ultra-evil che suonano super veloci, ma che al tempo stesso fanno black metal solo per i soldi, oppure soltanto per soddisfare un ego bisognoso di considerazione da parte di un certo tipo di pubblico, oppure perchè sono formate da persone talmente ipnotizzate dalle proprie paranoie che non si rendono conto di essere solo dei fantocci che ripropongono un modello ben definito da qualcun altro per acchialappare anime schiave. A me non interessa rientrare nell'etichetta di "blackster" (per carità! sono un giovane normale, un pò paranoico, ma cerco di non far diventare le mie debolezze degli ideali di vita), ne tantomeno desidero che la mia musica sia annoverata tra quelli che rispettano il protocollo del black metal o di qualsiasi altro genere preconfenzionato. Per me il metal e la musica oscura in generale, quella che Pagan Moon org. definiva "non-conform music", è semplicemente un'espressione di libertà interiore, di indipendenza, di coraggio, di autonomia spirituale. Purtroppo al giorno d'oggi la scena si mantiene in piedi quasi solo ed esclusivamente per permettere ad una massa di giovani schiavi di ingrossare sempre di più le loro catene, in modo tale da non far rimanere mai a digiuno i demoni e i fantasmi affamati che ci attaccano nella mente, e che ci rubano completamente la vita in alcuni casi. E' spiacevole, ma è così. Io posso apprezzare e stimare solo coloro che riescono ad essere spiritualmente attivi e svegli, che fanno musica non-conforme per alimentare un desiderio di libertà e per liberarsi della propria negatività, non per idolatrarla.
 
Cosa ha aggiunto all'album il lavoro al basso di Vox Mortuorum? E come è stata l'ennesima esperienza in studio con Cabal Dark Moon? In passato mi sono sempre adattato io a registrare le parti di basso ma non sono mai stato realmente soddisfatto del risultato, mentre questa volta posso essere contento perchè si sente che il lavoro è stato fatto da un vero bassista, con il giusto tocco nelle dita e il giusto modo di muoversi sulla tastiera. Credo che renda gli arrangiamente molto più curati. Cabal anche questa volta ha indovinato subito il tipo di voce migliore per sviscerare al meglio il senso lirico e musicale dei miei pezzi, ha fatto un lavoro grandioso, di cui sono stato molto contento soprattutto per quanto riguarda "Narkissos", nel quale ha tirato fuori una voce pazzesca. E poi come al solito mi ha fatto fare grasse risate durante le riprese con i suoi schiamazzi infernali e le sue mimiche grottesche, la "Camera delle Torture" per noi è sempre stato un luogo di sofferenze.. esilaranti.
 
Tre dischi, tre uscite per la Nykta Records. Quali sono le qualità che deve avere un'etichetta black metal? Non credo di avere molta esperienza a riguardo, essendo usciti sempre per la Nykta ho potuto conoscere solo il loro modo di lavorare, il quale negli ultimi anni è degenerato verso la superficialità e l'incuranza in modo esagerato, tanto da convincermi a non contattarli più. Ho avuto contatti sporadici con altre etichette che non si sono mai concretizzati in nulla, ma per quello che ho potuto vedere in giro mi sono fatto questa idea: ci sono etichette professionali, che rappresentano un'attività remunerativa a tutti gli effetti, a cui si rivolgono coloro che vogliono fare un investimento nella musica estrema per poter magari farla diventare una professione o semplicemente par raggiungere un pubblico più vasto, ed etichette amatoriali che servono a mantenere attivo il circuito dell'underground e degli appassionati che suonano per diletto ma che non hanno intenzioni professionistiche. Ho l'impressione, purtroppo, che sia il primo che il secondo tipo di etichette (comprese tutte quelle che stanno in mezzo ai due estremi) spingano per la maggior parte musica di scarso valore, il chè è segnale che c'è qualcosa che non va nella scena. Sono tutti troppo presi dalla foga di dover produrre dischi, ma si tralascia di curare la sostanza che è la qualità della musica e dei testi, e soprattutto l'onestà del messaggio che si vuole trasmettere. Forse ci vorrebbe un po' più di competenza artistica da parte di coloro che gestiscono le label, perchè il gusto del pubblico va anche forgiato, da parte di chi produce musica, con cognizione di causa, altrimenti gli ascoltatori si abituano ad un livello basso e continuano a chiedere solo quello. In ogni caso la buona musica esisterà sempre e di conseguenza ci sono sempre in giro molte ottime label che producono cose buone con la giusta cura. Il problema è trovarle in questo marasma di entità sparpagliate... 
 
 
I vostri album sono nati e/o cresciuti nella "Camera delle Torture", un modo molto evocativo per indicare lo studio di registrazione potentino. Quali sono le sue caratteristiche? Se invece doveste scegliere un altro luogo come quartier generale, quale scegliereste? Le sue caratteristiche sono la puzza di carne putrefatta, il lume di candela, i rantoli e i versi di agonia delle nostre vittime che sono rinchiuse e torturate lì da mesi, il tutto ci ispira moltissimo per registrare i nostri pezzi black metal. Ahahahah!! Cretinate a parte, non esiste un vero e proprio studio, abbiamo delle attrezzature che ci permettono di realizzare questi lavori dislocate in varie "tane" che ognuno di noi si è fatto qui a Potenza per dedicarsi alla musica, quindi si può dire più che altro che la "Camera delle Torture" rappresenta il nostro oscuro sodalizio sadico.. ahahah!! Non so in futuro come si evolverà la cosa, comincio a nutrire il desiderio di fare esperienza in studi professionali, vedremo.
 
Nella recensione abbiamo sottolineato come Potenza sia un ambiente particolarmente adatto a generare sentimenti affini al black metal. Siete d'accordo? Ci sono altri gruppi locali che apprezzate o avete avuto altre esperienze musicali significative? Definire una città come ambiente particolarmente adatto a generare sentimenti affini al black metal è un pò difficile, ci vorrebbe un'analisi molto approfondita per formulare ipotesi. Però devo ammettere di aver sempre percepito anche io oscuramente una certa sintonia tra gli ambienti e i luoghi potentini e le emozioni che possono suscitare alcuni generi come il metal estremo, il dark, l'industrial. Potenza è una città fredda, di montagna, abbastanza desolata, dove si vive molto in solitudine anche perchè c'è una mentalità tendenzialmente chiusa, presuntuosa, diffidente. Ma è anche una città dove volendo ci si può fare tranquillamente una vita equilibrata, senza lo stress e la "corsa per il tempo" delle grandi città, con la possibilità di immergersi nella natura dato che basta uscire fuori da Potenza per trovarsi immersi nelle selve lucane, che continuano ad essere incantevoli nonostante siano malridotte a causa dell'inquinamento e delle cattive abitudini dei sub-umani che popolano la zona. Bisogna dire anche che non è raro imbattersi qui a Potenza in persone con una certa sensibilità, di cultura, con interessi non comuni coltivati fino in fondo. Quindi non tutto il male vien per nuocere. Per quanto riguarda gli altri gruppi locali seguo solo gli Ecnephias, che mi interessano molto. Per il resto non ho avuto esperienze musicali significative a parte quelle che ho adesso, che sarebbero, oltre a Warnungstraum, gli Obscure Devotion e Flamen.
 
Warnungstraum è solo un progetto studio? Che ne pensate dei live e delle possibilità che danno, in termini di pubblicità e diffusione della vostra musica? L'esibizione live è sicuramente un'esperienza interessante, ma data l'evoluzione musicale che ho intenzione di far percorrere a Warnungstraum credo che sarà molto poco probabile in futuro realizzarla. Ho intenzione di dilatare sempre di più lo spazio sonoro del black metal con synth, suoni orchestrali, elaborazioni elettroniche.. per fare tutto ciò dal vivo ci vorrebbero troppi mezzi, quindi un giro di risorse dietro al progetto ben diverso da quello attuale e da quello che mi prospetto per il futuro. Comunque se dovessero cambiare tutte queste cose, non mi dispiacerebbe sperimentare questa nuova dimensione.
 
Sembra che i Warnungstraum abbiano un atteggiamento distaccato rispetto al carrozzone metal di oggi, confermate? Confermo pienamente. Per un bel pò di anni mi sono totalmente disinteressato al metal per coltivare molti altri interessi che continuano a coinvolgermi, quindi non ho molto tempo per tutte queste cose. Inoltre devo dire che quando mi decisi a riavviare i miei progetti metal (i cui primi vagiti risalgono al 2001) mi ero caricato di una serie di aspettative a causa di alcune mie elucubrazioni filosofiche che mi avevano incantato, pensavo di trovare una maggiore vivacità intellettuale e consapevolezza su alcune tematiche, ed ero attratto da un discorso quasi politico di musica estrema come rivolta contro il mondo moderno. Mi sono dovuto disilludere, e ho capito che le cose stanno in altro modo rispetto a come me le ero immaginate, quindi ho ridimensionato moltissimo l'importanza che attribuivo alla musica estrema. Ciò non toglie che in questi anni mi è capitato spesso di incontrare all'interno dell'ambiente personalità davvero notevoli, che hanno confermato alla fine almeno l'idea che interessarsi di certe cose non è da tutti, e chi lo fa con il giusto coraggio interiore dimostra una grande dignità. Ci sono singoli individui sparsi nel caos della scena metal il cui valore umano è alto.

Ascoltate il metal attuale oppure preferite le uscite storiche? Ci sono gruppi o artisti cui vi sentite affini negli ideali? La musica che ascolti quando sei adolescente può segnarti in un modo che non è confrontabile con quello della musica che ascolterai successivamente, quindi a volte per provare un pò di vecchie emozioni è bene ascoltare i classici. Faccio molti scambi con altri gruppi quindi sono alla ricerca di buona musica attuale, e devo dire che in un mare di cose inutili ci sono comunque molti progetti interessanti. Dal punto di vista degli ideali il discorso è molto complesso... in passato l'ho pensata in vario modo ma allo stato attuale delle cose posso dire di sentirmi affine a tutti coloro che hanno una libertà interiore, che dimostrano di seguire la propria strada, di non farsi condizionare nelle scelte dall'ambiente o almeno di limitare questo condizionamento al minimo indispensabile. Poi i contenuti delle proprie visioni possono essere vari, così come sono vari i temperamenti e le personalità. Tutti i gruppi che mi comunicano in qualche modo questa autonomia li sento dalla mia parte.
 
Abbiamo terminato. Qualcosa da aggiungere? Nulla! Ti ringrazio per l'intervista, un saluto a tutti i lettori e buon ascolto!

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