PINO SCOTTO
Dopo due anni dal suo ultimo lavoro, Pino Scotto torna con l'album 'Dog Eat Dog', dodici brani inediti in cui racconta la sua visione dell'attualità sociale attraverso i canoni del Rock'n'Roll. Dal disco, uscito a fine Marzo, è stato estratto il singolo "Don't Waste Your Time" che cade a fagiolo con la realtà surreale che stiamo vivendo, un chiaro invito a non perdere nemmeno un minuto della propria vita. Ecco cosa ci ha raccontato.
Il 27 Marzo è uscito il tuo nuovo album 'Dog Eat Dog' per Nadir Music. Raccontaci com'è andata? Sono molto soddisfatto, anche se vorrei ricordare che per causa della pandemia l'album non è al momento reperibile nemmeno sulle piattaforme di rivendita on-line (amazon, etc.), l'unico modo per ascoltarlo è su Spotify o YouTube. Sono molto contento di quest'album perchè per la prima volta sono riuscito a lavorarci in tutta serenità, forse dettata dall'età? (ride), mentre per i precedenti dischi i lavori sono sempre stati molto frenetici. Questo voleva essere un progetto molto ambizioso quindi ho cercato di accorpare in undici tracce (se escludiamo la cover dei Vanadium), un pò quello che si faceva negli anni settanta, c'è un brano con impronte più Blues, Metal, Rock'n'Roll. "Dust to Dust" è invece un vero e proprio omaggio al Prog, "Ghost of Death" vaneggia sul Thrash. Il risultato è 'Dog Eat Dog' un album che vorrei realizzasse (per me) uno dei miei artisti preferiti.
In questi unidici inediti hai cercato di raccontare la società di oggi. Come la vedi, Pino? La vedo malamente (ride). Credo che non ci sia mai stato un momento così pazzo nel nostro sistema politico e sociale, siamo in guerra e questo si manifesta anche all'interno dei politici, una continua gara per mettersi in risalto e dimostrare chi è il più bravo e chi ha colpe. Bisognerebbe invece che pensassero al Paese, al popolo, ci siamo ridotti ad essere il Paese più ignorante d'Europa.
In questo percorso musicale, che come ricordavi tu, parte dagli anni settanta arrivando ad oggi. Sei stato in grado di scaglionare diversi filoni e pur mantenendo un focus sull'attualità hai trattato anche dinamiche più personali come le storie d'amore/vita: "Same Old Story", e un'omaggio a tuo figlio con "One World One Life"...Si, per quanto riguarda i testi sono riuscito a dare spazio anche all'amore, la riflessione, il pentimento per i miei eccessi ("Before It's Time to Go") ed anche a mio figlio Brian raccontando quanto di bello ti porti la nascita di un figlio, ricordo che quando lui nacque in piena notte, lo presi in braccio e piansi immediatamente a dirotto, era un miracolo della vita. Poi ci sono tematiche classiche nel mio stile, in "Ghost of Death" esprimo la nausea che nutro per la razza umana che è sempre più egoista e cerca in tutti i modi una piccola opportunità per poter apparire (vedi reality, programmi di gossip, etc.). In "Same Old Story" racconto di alcune mie storie d'amore che finiscono sempre nello stesso modo, all'inizio c'è una forte passione che scema in un tentativo di cambiare la mia personalità.
Nell'estratto singolo "Don't Waste Your Time" lanci un bellissimo messaggio che potremmo riassumere come "non buttare via il proprio tempo". Sicuramente! Questo brano l'ho scritto circa 7-8 mesi fà, quando è uscito sembrava proprio fatto apposta per questa pandemia, invece è nato da uno sbaglio di una radiografia che mi fecero più di un anno fà. All'inizio sembrava fosse polmonite, invece fortunatamente era una bronchite cronica, mio padre e mio nonno morirono di tumore ai polmoni, quindi l'esito errato di quella radiografia mi ha veramente messo molta paura, mettendomi spalle al muro e facendomi fare i conti con tutti i miei vecchi vizi (abuso di alcool, fumo, etc,).
A causa di questa pandemia il "Dog Eat Dog Tour" è chiaramente saltato per poi essere rischedulato prossimamente, non ci sono però attualmente prospettive future, non si parla di ripresa dei live etc. Cosa ne pensi? La cultura e lo spettacolo come sempre vengono penalizzati. Sono saltati molti concerti e parecchie persone si stanno preoccupando del rimborso spese dovuto all'acquisto del biglietto, credo però che ci si debba preoccupare anche degli addetti ai lavori. Persone che lavorano con i service, le agenzie di booking, i fonici, i tecnici di palco, quelli che scaricano gli strumenti e montano i palchi. Tutta gente che ora non sta lavorando ed è quindi disperata, si tratta per la maggior parte di persone che "lavorano alla giornata" se a fine mese non hanno delle entrate certe è per loro impossibile sopravvivere. Centinania di miglia di persone che lavoravano all'interno della cultura/spettacolo ora si trovano in vera emergenza, tutti aspettano la cassa integrazione, soldi che non arrivano, una situazione veramente molto critica. Il mio pensiero và anche a loro.
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