NODE
Ciao Gary, immaginiamo che il 2014 sarà l’anno giusto per il vostro ritorno, presentaci i tuoi nuovi compagni di avventura. I nuovi componenti Dei Node sono: Pietro Battanta (Batteria), Rudy Gonella Diaza (Chitarra), Davide De Robertis (Basso) e Cn Sid (Voce). Tutti ragazzi che stanno lavorando da un anno circa al progetto. G.R.I.M.E. era death/grind, l’EP death/thrash: qualche nota in proposito riguardo la demo? Quella demo fu registrata dalla primissima formazione con Steve, io arrivai qualche mese dopo l'uscita perché Minelli si ritrovò da solo a causa dell'abbandono dei componenti di tutta la formazione, da lì partimmo da capo e rimettemmo in piedi il tutto. Steve mi aveva già contattato, perché gli serviva una seconda chitarra nella band ed ero già sotto a preparare i pezzi della demo e lavorare sul nuovo materiale. L’anno prossimo toccate il traguardo del ventennale: qual’è il periodo che più ami della tua carriera ? In che modo è cambiato il modo di approcciarti alla band? Io amo tutto ciò che ha fatto parte della storia dei Node, è storia non carriera. La carriera si fa in una azienda e i Node non sono una azienda a mio avviso, il modo di approccio è sempre stato questo, suonare e divertirsi: il più professionalmente possibile. Lasciasti i Node nel ’97 per divergenze con Steve, come mai? Furono divergenze stilistiche, lui voleva un approccio più death classico mentre io volevo abbracciare diverse influenze. La stima reciproca però è sempre rimasta, tanto che due anni dopo mi richiamò per ritentare assieme l'avventura. Tra membri storici ed altri di passaggio, chi sono le persone che porti ancora oggi nel cuore, e con cui hai ancora un rapporto di amicizia ? A proposito di rapporti: per le vostre prime tre uscite firmaste per la Lucretia Records: come vi trovavate con quella label che, tra l’altro, non era neanche tanto extreme-oriented? Con Steve Minelli, Oinos, Daniel Botti, Klaus Mariani, Marco Di Salvia e Mario Giannini sono ancora in ottimi rapporti di amicizia, Idem Per Gabriel Pignata, Attila Caniato,Giacomo Lavatura: tutta gente che ha dimostrato amicizia e serietà e hanno dato il massimo per la band, poi c'e' stata gente che ha pensato solo a se stessa. Di quelli ho qualche vago ricordo. La Lucretia fu un'ottima etichetta fatta di gente che lavorava con passione, per noi lavorò tantissimo, ho un ottimo ricordo Di Lorenzo Dehò. SWEATSHOPS ha un sound robusto, quasi “death metal”, e funge quasi da spartiacque rivedendolo oggi nella discografia della band, non credi? Fu un album sofferto e voluto ma fatto e ci tengo a dirlo, senza pretese. Eravamo fermi da tre anni, un po come la situazione attuale: avevamo voglia da vendere. Sono molto legato a quell'album, dei ricordi meravigliosi e incancellabili. Lo stile era quello che volevo, un crocevia tra il nuovo e il vecchio. Mi sarebbe piaciuto avere anche Steve Minelli in quell'album, "Last Doctor" e "Bloody Hills" le scrivemmo assieme prima del suo abbandono. Nella biografia ci sono date importanti: quale la migliore? Come mai il deal con la Scarlet si concluse da lì a breve? La migliore a mio avviso fu il tour coi Lacuna Coil in giro per l'Europa: avemmo la possibilità di proporci davanti a un grande pubblico per quasi un mese. Il deal con Scarlet finì perché cercammo un cambiamento passando a Massacre Records. Il risultato non cambiò perché se per Scarlet le band di priorità erano altre, per Massacre lo erano ancora di più. Tempo fa venne fatta anche un’offerta sulla vostra discografia, per ovviare ai problemi di distribuzione/vendita. Si' stranamente "As God Kills" era presente sul mercato europeo tranne che in Italia..e la richiesta c'era…dovevamo fare in modo di proporlo dato che fummo lasciati da soli, quindi ideammo una offerta special price per vendere gli album vecchi rimasti e buttare in giro "As God Kills". L’ultimo disco è sotto Scarlet e una formazione che tra l’altro è già cambiata. Come vedi oggi "IN THE END ..."? La pagina più merdosa della storia dei Node. Come ricordi a distanza di 14 anni, un’esperienza come l’ep ASK, in cui tu tra l’altro canti e suoni la chitarra? Fu un esperimento divertente, ma preferisco o cantare o suonare nel mio nuovo progetto con Oinos, infatti canto e basta. Solo nel 2010 ti accaparri i diritti degli album della band, come mai? Scarlet records mi disse che non sapeva che farsene e non aveva intenzione di ristamparli, o li compravo o finivano nella mondezza… quindi tirai fuori i pochi risparmi e li acquistai per farli ristampare e metterli in commercio su ITUNES. Su 'Technical Crime' e 'Sterelized' avete addirittura chiamato Oinos alla batteria: come fu lavorare con lui? Oinos è il più' grande Folle che abbia mai conosciuto. Fu meraviglioso ed educativo suonare con lui, tanto che adesso ho ricominciato . Quanto è importante il groove in una band come i Node ? Da 'Das Kapital' in poi ne avete inglobato molto di più! Il groove è il motore nello stile di una band. Senza quello potremmo fare solo una cosa, andare a vendere gli asciugamani porta a porta. Quando lo perderemo aspettati una citofonata dal sottoscritto!
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