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CORPSEFUCKING ART

1993: nascono gli Enthralment: come mettesti in piedi la band ? All'epoca misi un annuncio su una bacheca, in un negozio dove si affittavano cd, per trovare musicisti amanti del death metal. Trovai altri tre pazzi che condivisero con me l’inizio di questa avventura, Max, Marco e Fabio. Per il nome della band volevamo trovare un termine che si avvicinasse al monicker degli Incantation, una band che amavamo tutti e 4 sia per la musica che per le tematiche e uscì Enthralment. Già con la prima prova del 1993 uscirono i riff di "In The Chasm Of The Pitiful God". I brani erano orientati per lo più a tematiche anticristiane, violente e gore ... Per l’epoca ottenemmo risultati molto velocemente, dopo la terza prova registrammo il primo rehearsal ad un pezzo. "In The Chasm Of The Pitiful God" fu la prima song che partorimmo. La Cryptic Soul fu molto colpita dal pezzo che subito ci propose di far uscire un 7" "Accursed In Divinity". Avevamo pronta già la registrazione del demo "Eulogy Of Burning Christ", che uscì ufficialmente da li a breve e tornammo in studio per registrare nuovamente un pezzo del demo e una nuova traccia su cui stavamo lavorando per il formato vinile. Le tematiche erano anticristiane certamente, non era una cosa facile arrivare ad un contratto dopo pochi mesi. Ancora si usava scrivere lettere a mano e non c’era la possibilità di confezionare un cd fatto in casa come oggi. Rapportato ai tempi fu tutto molto rapido, erano i primi sentori che la band avrebbe avuto un buon futuro. Cercavate di adattarvi al genere suonato quel periodo, o puntavate ad un minimo di personalità ? Era un genere ancora di nicchia, dove si cercava di esprimere il proprio dissenso per la società e per i cliché modaioli. Adattarsi, avere visibilità è tipico dei gruppi di oggi, che dopo 3 mesi credono di aver fatto una gavetta faticosa. I 3 brani del demo "Eulogy Of Burning Christ" andavano dritti allo stomaco e ne avemmo la riprova nei primi live, dove la gente si massacrava letteralmente. Di quei tre brani, la più inusuale ma sicuramente curiosa e interessante è "Beyond The Holy Grounds". Come nascevano i vostri pezzi ? Non so per quali parametri sia “inusuale” per te, ma io risentendola oggi la trovo fottutamente death metal. Soprattutto si sentono tutte le nostre influenze, Incantation e Morbid Angel in primis. Il modo di lavorare era decisamente simile a come affrontiamo oggi la stesura dei brani, si parte dai miei riff base e da li si lavora sulla struttura. L’unica differenza è che oggi la line-up è sparpagliata per l’Italia, prima vivevamo tutti a Roma. Qualche mese più tardi uscite per Cryptic Soul col 7” "Accursed In Divinity": quali altre bands avevano segnato il vostro sound ai tempi ? Come dicevo prima "Accursed In Divinity" contiene un rifacimento di un pezzo presente nel demo precedente e un brano tutto nuovo. Ebbe un gran riscontro di vendite e gradimento, tant’è che oggi si riesce a trovare solamente la versione ristampata sulla raccolta uscita nel 2004 "The Art Of The Fucking Corpse". All'epoca gli ascolti più frequenti erano i primissimi Internal Bleeding, Banished, Suffocation, Embrionic Death, i Cannibal di Barnes, Pyrexia, Incantation, Immolation, tutte realtà che ci affascinavano e in qualche modo influenzavano il modo di concepire e creare la nostra musica. Cosa ne pensi del vinile? Pensi che al giorno d’oggi abbia ancora voce in capitolo, oppure come pensa qualcun altro, è mero e futile collezionismo fine a sé stesso? Il vinile ha tutt'oggi il suo fascino, ci sono label dedite alla stampa di formati come 7” e 12” e secondo me deve essere inteso come tributo alla musica, non credo sia mero collezionismo. Anche noi stiamo pianificando una ristampa su lp di tutto i nostri full-length e della raccolta, credo possa solo far piacere a chi segue la band da anni. Oltre "Opinion About Sorrow" ci sono altri brani, o uscite non ufficiali che puoi descriverci? Qual'era il vostro intento principale quando suonavate? Fortunatamente tutto quello che è stato registrato dalla band è stato stampato ufficialmente. Ho varie registrazioni di concerti che verranno utilizzate più avanti per un cd live. L’intento principale rimane sempre, come agli esordi, esprimere noi stessi con la nostra fottuta arte della musica. Dopo vari cambi come avvenne la scelta dei nuovi membri? Fu un casino o a quei tempi era più facile da gestire la cosa ? I cambi di line up non sono mai una cosa semplice da gestire. Fu difficile trovare persone motivate ed amanti del genere e l’avvicendamento di questi ultimi fu una scelta molto ponderata, come del resto ogni scelta che ho dovuto fare. La formazione è stata sempre un continuo di arrivi e partenze e trovare musicisti con la giusta attitudine è stato sempre un grosso problema. Il brano contenuto nella demo del ’95, anticipa anche qualcosa dei primi CFA, quelli di "A Puzzle Of Flesh", anche se poi l’ep seguente, lascia trapelare sonorità più sperimentali se vogliamo. Esattamente, "Opinion About Sorrow" è la produzione più sperimentale che abbiamo affrontato, volevamo inserire nel contesto death metal degli interventi bizzarri e a loro volta vicini alle sonorità dei vari Godflesh/Ministry senza stravolgere troppo il nostro sound. Fu solo una parentesi, una fase che affinò l’idea di rendere tutto molto più ironico. Cosa rappresenta la cover di "Opinion About Sorrow" ? Com'era il rapporto con le labels al tempo? Fu proprio l’idea che ti accennavo prima, inserire in un contesto death metal delle incursioni elettroniche. All'inizio l’idea della copertina era una formica con in bocca un microchip, un contrasto fra natura e tecnologia, fra suoni acustici, analogici ed elettronici. Poi optammo per uno scarafaggio spiaccicato su un vetrino di laboratorio, in modo da non discostarci troppo dal tema che dà il nome all’ep in questione. La Cryptic Soul stampò il 7” in modo molto professionale, ma ci furono vari problemi di royalties, mentre la Torture Records, che stampò quest'ultimo fu ineccepibile. Erano 2 etichette molto attive nell'underground dell’epoca, ormai morte da tempo. Comunque sia avevamo rapporti molto amichevoli. Altra caratteristica è palese nel brano in chiusura, "Instigation To Anguish", che fa capire quanto già la band, e in futuro i Corpsefucking Art, fosse una band ironica. Si, l’ironia è un aspetto molto importante per la band. Ho sempre cercato di mettere in contrapposizione l’impatto sonoro con testi molto divertenti, ma solo all'apparenza. Un gioco grottesco, iniziato proprio da quelle incursioni su "Opinion About Sorrow", che oggi continua con le storie di Mr. Daisy e la sua sgangherata famiglia di mostri. Dove spazzolini nonne e cani fanno bella mostra per prendersi gioco della morte. Come Corpsefucking Art entrate in scena nel 1995: dopo la prima demo, rilasciate un ep che personalmente reputo uno dei vostri migliori lavori: sfrontato, brutale, veloce, marcio. Come reputi a distanza di tanti anni quel lavoro ? "A Puzzle Of Flesh" è a tutt'oggi un gran lavoro, segnò una grande tappa per la band, che continuava ad avere grandi responsi. E' sicuramente un pezzo importante della nostra produzione e ci rappresenta ancora in pieno. Dal vivo ogni tanto rifacciamo "They Won’t Stay Dead", ci piace molto rispolverare vecchi pezzi e reinterpretarli col sound di oggi. Nel 2002, esce il vostro debut "Splatter Deluxe". Come andarono le vendite, e come fu la Forever Underground come label? Avemmo vari problemi con la Forever Underground, si rivelò un’etichetta poco seria per alcuni aspetti. Ci furono ritardi per l’uscita del lavoro, royalties non rispettate e poca professionalità a livello umano. Nonostante tutto "Splatter Deluxe" andò molto bene, terminò a breve la prima stampa e venne ristampato per ben 2 volte, la distribuzione e la promozione fu massiccia, almeno per questo aspetto non ci deluse. Attualmente il disco è distribuito dall’americana Epitomite Productions che ha rilevato la Forever Underground. I Temple Of Noise Studios sono sempre stati sinonimo di grandi dischi: come giudichi l’operato di Christian Ice? All’epoca da Christian registrammo lo split con i Goretrade "Zombiecronomicon" e il già citato "Splatter Deluxe". Il sound dello split ci soddisfò parecchio, ancora oggi ha un suono che reputo devastante, ma non fu così per il debut. La produzione di Splatter non ci soddisfò a pieno e per le successive registrazioni ci affidammo a Stefano dei 16th Cellar Studio, molto più competente su sonorità estreme. Che ne pensi di bands come Agathocles, Nunslaughter o altri, che fanno della musica un mero motivo di collezionismo patologico ? La nostra attività discografica è stata negli anni molto prolifica di produzioni. Ed è indiscutibile che la qualità deve essere la prerogativa di una band che vuole esprimere al meglio se stessa con la propria musica. Penso che band come gli Agathocles, che indiscutibilmente reputo grandiosi, su questo frangente rischiano sempre di inflazionare la propria musica. Parlaci un po’ della Despise The Sun Records. La Despise The Sun Records nasce agli inizi del 2004. La prima produzione fu proprio la raccolta dei Corpsefucking Art, che in un primo momento doveva editare l’americana Burning Dogma Records, poi divenne la spinta per provare a gestire per conto mio una produzione discografica. Prima della pubblicazione della release gestivo una modesta distribuzione di appena 20 titoli, attualmente sono diventati un migliaio, in 10 anni ho avuto dei risultati ottimi. L’etichetta è specializzata soprattutto in death metal. Quali sono i numeri ad oggi, della tua etichetta ? In questi 10 anni ho prodotto 10 cd e 1 LP. Fra le varie band spiccano quelle italiane, dove cerco di dare maggiore visibilità, si va dagli storici EXCIDIUM agli HAEMOPHAGUS, BARBARIAN e non ultimi i BLASPHEMOPHAGHER. La risposta, fin dal 2004 è sempre stata positiva, riuscendo sempre a tirare fuori prodotti professionali e far conoscere gruppi interessanti. Piano piano mi sono ritagliato un posto di rilievo fra le etichette che promuovono il genere estremo, collaborando anche con etichette del calibro della Relapse, è una grande soddisfazione. Quali i punti irrinunciabili su cui bisogna sempre puntare e lavorare ? Un’etichetta underground deve essere sempre cosciente del fatto che sta trattando un genere stilistico che si contrappone alla musica per le masse. Oggi questo si è dimenticato e l’attitudine ribelle e violenta anche delle bands è andata sempre più scomparendo. Oggi si da importanza più al poster, alla maglietta e al gadget in generale, passando la musica all’ultimo posto. Fortunatamente c’è ancora qualcuno che ha cognizioni artistiche, il resto è solo inquinamento acustico. Cosa differisce “War Of The Toilet Gear” dal precedente ? In realtà cambiò solamente il cantante nella line-up dell’epoca e il voler proporre cose differenti dal precedente lavoro credo sia una cosa naturale, quindi parlerei semplicemente di un altro gradino evolutivo dello stile della band. La differenza sostanziale è la produzione, come accennavo prima ”War Of The Toilet Gear” è il primo lavoro registrato ai 16th Cellar Studio, che apportarono al prodotto una marcia in più. Da sempre poi portate avanti i vostri testi e riferimenti con uno spirito fortemente goliardico. Lo spirito dei Corpsefucking Art è molto goliardico ed irriverente verso qualsiasi cliché, il messaggio quindi è chiaro e forte nel senso che la band non solo va presa sul serio, ma che fa parte di quelle band che vi possono accendere il cervello. Per quanto riguarda le cover, credo che nel riproporre un pezzo si debba sempre reinterpretare a proprio modo, dandogli una luce completamente differente, eseguirla identica trovo sia una cosa inutile. Il fatto di storpiare i titoli di pezzi conosciuti non va inteso come “presa per i fondelli”, ma tributo divertente. In tutti questi anni che suoni, quali sono secondo te i migliori 5 riff che hai scritto per le tue bands ? Sono legato a molti dei riff che ho scritto negli anni, e tutti hanno segnato una crescita stilistica. Se proprio dovessi scegliere direi decisamente il riff di Splatter Deluxe, che è uno dei pezzi che più rappresenta lo stile dei Corpsefucking Art. Come definiste il contratto con Sevared Records ? Sevared Records si fece avanti subito dopo l’uscita di "War Of The Toilet Gear" uscito per l’americana Goregiastic Records. L’offerta era decisamente vantaggiosa e accettammo. Da li iniziò la collaborazione fra la mia Despise The Sun Records e la Sevared Records. Attualmente abbiamo un cd coprodotto, il secondo full length degli Asphyxiate. Attualmente stiamo lavorando sui pezzi del 4° full length che uscirà sempre per la Sevared. "Zombiefuck": un titolo di una parola. Breve, diretto, incisivo, brani corti, disco della durata di 27 minuti circa. Cos'è successo? Quali sono le cose che vi han portato a questo “taglio” musicale? O è una semplice evoluzione? I nostri lavori sono stati sempre concisi ed essenziali, è una prerogativa del nostro stile. "Zombiefuck" è un concentrato di brutalità nuda e cruda, che non si ferma per dare nessun respiro a chi lo ascolta. Giudizio sul metal tricolore ? L’offerta italiana è di gran qualità, ma insieme alla grande qualità c’è parecchia roba pessima, che sovrasta di gran lunga la roba buona. E’ evidente la scarsa cultura musicale del nostro paese, che non è dovuta al file-sharing, ma del modo di usufruirne senza alcun criterio. Qualsiasi sprovveduto può scaricarsi intere discografie di gruppi storici e atteggiarsi ad espertone, ed ecco che si vengono a creare grossi equivoci musicali. Dove un disco death metal dei primi anni 90 viene giudicato registrato male, avendo magari ascoltato un solo mp3. Non c’è più cognizione storica e si crea un vero e proprio annullamento culturale, e tutto si trasforma in mera moda. Un certo tipo di metal estremo, viene apprezzato solo all'estero. Quanto c’è di vero secondo te in questa frase ? In Italia, come in tutta Europa ormai ha preso piede la logica del “pago per suonare con grossi nomi”. Le agenzie hanno preso piede contrapponendosi a chi ancora organizza con il metodo meritocratico. E’ una conseguenza del discorso che facevo poco fa sulle label underground, è un sistema che farà morire, e sta facendo morire, la qualità della musica death metal ed estrema in generale. Il 2 novembre avete suonato con i Dead e bands italiane per la quarta edizione dell’Interiora Fest. Sul fronte di quest’ultimo live cos'hai da dirmi ad oggi riguardo la formazione ? Sei soddisfatto dei risultati ottenuti ? Attualmente la formazione è molto coesa, dal'entrata del nuovo batterista Eddie si è lavorato molto per ottenere un sound più maturo e sempre violento. Come accennavo prima stiamo lavorando sul 4° full in studio, siamo a buon punto e nel 2014 uscirà questo nuovo tumore maligno. Per informazioni e curiosità sull'etichetta e la band di Andrea: Despise The Sun Official Homepage Despise The Sun Bandcamp Despise The Sun Facebook Corpsefucking Art Facebook

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