MICHELE PAVANELLO
Cantautore dalle sonorità venate di blues, dopo l’uscita del singolo "Vanità" ne pubblica ora anche il videoclip che lo ha visto tornare in sala d’incisione dopo due anni dal precedente EP 'Vento Caldo'. Uscito il 15 agosto 2018, il singolo è disponibile su tutti i migliori digital stores preceduto da un’anteprima tenutasi il 28 agosto su RockOn. Il video diretto da Roland Daja per ERSY Production è stato girato presso l’Atelier “Antonella Bertoli” di Villadose (Ro).
Dopo l'uscita del tuo ultimo singolo "Vanità", ecco che arriva anche il videoclip, esattamente dopo due anni dal precedente EP 'Vento Caldo'. Quali sono le aspettative e le impressioni a sangue caldo? Sono molto contento di questo nuovo lavoro, non solo per "Vanità" che è già uscita come singolo, ma anche per le canzoni che sono al momento in lavorazione e che andranno a comporre il nuovo EP in uscita a gennaio. Aspettative non me ne creo, ho imparato così. Se oggi vuoi fare il cantautore e vivere sereno, scrivi le tue canzoni e non pensare ad altro.
Videoclip per altro diretto da Roland Daja per la ERSY Production. Come nasce questa collaborazione? Nasce prima di tutto da un’amicizia che mi lega ormai da diversi anni a Roland ed Ersiljo Daja; oltre che essere bravissimi musicisti, sono ottimi videomaker e così con grande gioia ho affidato a loro la produzione del videoclip.
"Vanità" è chiaramente una ballad blues che si intreccia meticolosamente con i toni struggenti del testo. Ce ne vuoi parlare? "Vanità" è una canzone molto importante per il mio percorso. Rappresenta un nuovo punto di partenza, una specie di sveglia mattutina che all’inizio ti lascia un po’ stordito, ma poi quando apri la finestra e ti arriva in faccia l’aria fresca comprendi bene qual è il lavoro che ti aspetta.
Cosa rappresenta per te, cantautore, questo nuovo singolo? E’ una sorta di nuova alleanza, con la sincerità, soprattutto. Dico sempre che la Musica è una cosa seria e come tale va considerato anche il mio impegno di cantautore. Poi il viaggio è lungo e quello che ne viene, si vedrà.
Ricordiamo anche, in conclusione, gli altri membri della lineup: Paolo Lazzarini al piano elettrico, Alberto Piva ai Rhodes e Ersiljo Daja al basso nonché Roland Daja alle percussioni e batteria. E' stabile da sempre questa formazione, oppure nel corso del tempo ha subito mutamenti? Questa è la nota più bella, ormai sono diversi anni che collaboro con questi musicisti e sono entusiasta del loro contributo sia come artisti che come uomini. C’è anche un’amicizia che ci lega, mi sento davvero fortunato. Ricordo una struggente esibizione del Maestro Ezio Bosso al pianoforte di qualche anno fa’, e le sue parole …’La musica la facciamo tutti insieme’.
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