DEATH SS
I Death SS sono tornati! Dopo l’incredibile show dell’anno scorso al Metalitalia.com Festival, Steve Sylvester e la sua band sono pronti a pubblicare quello che sarà il nono album della loro carriera. 'Rock‘N’Roll Armageddon' è uscito il 7 settembre 2018 su Lucifer Rising Records; il disco è il seguito di 'Resurrection' del 2013 e del live 'Beyond Resurrection' del 2017, e sarà disponibile in CD digipak, 2LP viola con poster e in digitale. Ecco le parole di Steve Sylvester...
Dopo il memorabile concerto dell'anno scorso al Metalitalia. com Festival ritornate alla grande con questo nono album. Quali le aspettative e quali le novità? 'Rock’n’Roll Armageddon' rappresenta i DEATH SS del 2018, la logica evoluzione di 'Resurrection'. Se quest’ultimo continuava in parte, arricchendole ed attualizzandole, le atmosfere di 'Do What Thou Wilt', con '...Armageddon...' ci siamo rivolti piuttosto all’album 'Heavy Demons' con le sue sonorità potenti ed anthemiche. C’è infatti molto impatto e melodia nel nuovo disco, ci sono assoli e ritornelli che entreranno prepotentemente in testa all’ascoltatore fin dal primo ascolto, così come si possono ritrovare le nostre classiche atmosfere gotiche ed orrorifiche che da sempre ci contraddistinguono. Il tutto però è amalgamato da un sound veramente potente e diretto, molto rock’n’roll, e con un limitatissimo uso dell’elettronica rispetto ad altre nostre produzioni precedenti. Da questo punto di vista possiamo perciò considerare 'Rock’N’Roll Armageddon' un po’ come l’Heavy Demons' del 2018, con ovviamente tanti elementi inediti e moderni in più. Abbiamo sperimentato molto in studio durante la fase di produzione, cercando di realizzare un sound devastante, veramente “cattivo” ed in linea con il mood “apocalittico” che permea tutto il disco, senza però perdere l’essenza melodica di ogni singola composizione.
Cosa accomuna la musicalità e le performance dei Death SS al teatro? Mi riferisco ovviamente ai vostri favolosi spettacoli spesso definiti blasfemi e satanici nonostante vi siate più volte dichiarati in merito non satanisti...Da sempre i DEATH SS non si limitano solo a suonare le loro canzoni, ma anche ad interpretarle visivamente per mezzo del loro spettacolo teatrale multimediale. Ogni canzone riproposta dal vivo viene accompagnata da immagini appositamente selezionate e riprodotte su dei maxi schermi e da performance teatrali condotte da figuranti che interagiscono con me e la band. Ovviamente, trattandosi di “horror music”, lo spettacolo si muove sulle stesse coordinate e si avvicina a volte allo splatter e al Grand Guignol. Forse qualcuno lo potrà trovare “blasfemo” o “satanico”, ma si tratta comunque di spettacolo, né più né meno come la visione di un film dell’orrore.
I vari cambi di line-up all'interno della band hanno in qualche modo influito negativamente nei vostri lavori? Ora la band ha una stabilità a livello di formazione? I vari cambi di line-up sono stati necessari ogni qual volta il personaggio chiave che ricopre un ruolo all’interno della band necessitava, per qualche motivo, di nuova linfa vitale. L’attuale formazione è ormai assieme da più o meno 10 anni e abbiamo raggiunto un ottimo affiatamento, sia dal punto di vista umano, sia professionale, e ciò sicuramente ha la sua importanza sulla resa finale del nostro lavoro.
Per altro tu Steve, non solo musicista, ma artista poliedrico. Ti troviamo anche in veste di attore in un episodio televisivo, come nasce questo amore per la camera? Ho sempre amato il cinema e il teatro e sono un cultore e collezionista di B-movies, soprattutto italiani e degli anni ’70. Ho fatto anche corsi di regia e di recitazione, un’attività che faccio ogni tanto, nel poco tempo libero e per puro divertimento...
'Rock'n'Roll Armageddon' non è un concept album, quindi. Qual è il punto comune? La chiave d'ascolto? Non si tratta di un concept album anche se, come sempre, è possibile riscontrare un filo conduttore che lega tra loro tutte le 13 tracce del disco. La crisi politica generale di questi ultimi tempi e il sempre più frequente incubo di una possibile terza guerra mondiale sono stati gli input di base. In un mondo come quello attuale, dominato dalla prevaricazione del più forte verso il più debole, dalla xenofobia, dal’ignoranza e dall’avidità, il Rock rappresenta secondo noi l’unica forza positiva che unisce tutti gli animi, e noi “mostri”, simboli delle persone che non si sono mai “conformate”, siamo tornati qui per ricordarlo!
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