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BLOOD RAVENS

Una nuova promettente band si affaccia sul mercato discografico col primo Ep: quale migliore occasione per scambiare quattro chiacchiere con i massicci Blood Ravens a proposito del loro 'At The Order Of Ra'? Claudio, ci presenti la band? Salve a tutti qui Claudio dei Blood Ravens (voce e chitarra). Inizialmente cercavo componenti per dare luce ad un progetto che avevo da solo negli anni precedenti al 2010. Riuscii a trovare Gianluca, altro chitarrista e Renato alla batteria. Lavorammo per più di otto mesi in tre, per comporre pezzi di puro Death/Brutal estremo. Dopo vari cambi di line up ci siamo finalmente stabilizzati e la formazione attuale (Claudio voce e chitarra, Carlo chitarra, Antonio al basso e Renato alla Batteria) rende il gruppo una vera macchina da guerra! Siamo nati con l'intento di proporre un nuovo sound death/brutal e ci siamo concentrati nella composizione di pezzi violenti e ricchi di sonorità egizie. Dopo poco più di un anno siamo entrati nel 16th Cellar Studio di Roma, per registrare il nostro primo EP 'At The Order Of Ra' pubblicato il 26 Febbraio in occasione del live che ci ha visti dividere il palco con i Fleshgod Apocalypse. Come è stato accolto e cosa pensate del vostro esordio? Penso che 'At The Order Of Ra' sia un disco abbastanza completo per essere un EP, anche se avremmo voluto inserire qualche traccia in più poichè (personalmente) lascia un senso come di voler ascoltare ancora. Il disco è stato accolto molto bene dal pubblico e siamo molto contenti del feedback che riceviamo da chiunque lo ha ascoltato. Il nostro Ep, come già detto, è ricco di sonorità egizie, evocativo e allo stesso tempo brutale. Capace di trascinare l'ascoltatore da uno stato d'animo meditativo fino al più violento brutal death di stampo europeo. Quali sono le vostre influenze maggiori? Le influenze generali della band sono caratterizzate da mostri sacri del death come Hate Eternal, Nile, Morbid Angel, Behemoth e Vader, il nostro punto di forza è avere le idee ben chiare su cosa vogliamo proporre e cosa componiamo. Ovviamente scegliamo il miglior materiale che abbiamo per farlo diventare una vera e propria canzone anche se abbiamo tanti pezzi che (forse) non riproporremo. Dei testi chi si occupa? Avete intenzione di continuare su quella linea anche in futuro? Coerentemente con le sonorità scrivo personalmente i testi, basandomi sulla mitologia egizia: i nostri testi narrano di guerre, di oscurità e di supremazia. Abbiamo intrapreso questa filosofia e credo che non la abbandoneremo molto presto. La particolarissima ultima traccia come è stata creata? L'ultima traccia ha avuto origine prima come intro, successivamente sono stato preso dalla composizione fino a farla diventare un pezzo vero e proprio. Nephthys è stato il mio personale contributo al disco, ho voluto chiudere il cerchio per lasciare chi lo ascolta in uno stato meditativo sicuro del suo effetto. Cosa ci dici della registrazione nello studio di Stefano Morabito? Sta diventando una meta ambita per band emergenti e non... Ti dirò, siamo stati veramente a nostro agio con Stefano in quel di Roma. La scelta di registrare presso il 16th Cellar Studio è stata presa in funzione della qualità dei prodotti che sforna continuamente, avendo ascoltato molti lavori lì registrati abbiamo deciso di compiere questo grande passo, sicuri che un'ottima qualità sia il miglior biglietto da visita. Quale peso ha nel vostro sound la tecnica e quale la brutalità? A differenza di molte band del giorno d'oggi sembra che abbiate ben in mente lo spirito primigenio del death metal. La tecnica deve essere ben dosata in ogni cosa altrimenti credo che tutto si limiti ad un miscuglio di incoerenza sopratutto ne Brutal Death e in questo siamo molto bilanciati, non vogliamo perdere l'accattivante sound che ci siamo creati ma non mancheranno delle vere e proprie botte in testa nei pezzi futuri. Avete avuto altre esperienze musicali significative prima dei Blood Ravens? Personalmente suono da 15 anni ed ho avuto le mie esperienze pregresse, ma i Blood Ravens sono attualmente il nostro unico progetto e sicuramente il più importante. Esiste una scena metal a Napoli e dintorni? Possibile quantificare il gap con altre zone italiano più "metallizzate"? Soprattutto per quanto riguarda l'aspetto live. Come ho già detto, avendo alle spalle una lunga carriera nell'ambito estremo, in quanto ho militato in molti gruppi metal. So bene che la nostra realtà è piena di gruppi che fanno più o meno death metal, ma sinceramente siamo convinti di avere quel tocco originale che purtroppo in Italia manca, e non mi riferisco soltanto al sud. Di eccezioni a questa regola fortunatamente ce ne sono, ma sono convinto che in Italia si abbia ancora molta strada da fare, sopratutto per una questione di mentalità nei confronti dei gruppi che fanno metal estremo. Napoli, come la campania ha il gap della rivalità tra band. Non siamo inclini al comportamento da rock star che moti gruppi paventano quando, in realtà, pagano per suonare con grandi nomi non dimostrano di essere all'altezza ma solo di avere contante. Social network: aiutano a far conoscere le band o riescono solo a inflazionare il mercato svalutando il classico formato fisico della musica? Onestamente non credo sia una penalità, anzi! Per sottoporre la nostra musica alle label abbiamo bisogno di supporti fisici di ottima qualità. Questo coincide con la promozione ed i social network sono un valore aggiunto a questa nostra politica. Invitiamo i lettori a tenere gli occhi puntati sulle nostre pagine ufficiali per tutte le notizie in tempo reale e a venire ai nostri live per ascoltare da vicino il nostro sound. Speriamo di risentirci presto con buone nuove dal fronte live e studio. A te la conclusione! Ti ringrazio a nome di tutti i Blood Ravens per l'opportunità che ci hai concesso. Stay Brutal!

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