ROCK'N'ROLL ARENA: Chiude i battenti
E' notizia solo di pochi giorni fa l'imminente chiusura di una delle location più importanti della scena rock e metal quantomeno del Nord Italia, ma sicuramente tra le più apprezzate anche in giro per l'Italia. Il locale che subirà la triste chiusura è la Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia (NO). Un posto che, nonostante la sua posizione non proprio baricentrica rispetto ai fulcri della passione musicale italiana, è stato tale da far confluire centinaia e centinaia di appasionati che hasi sono potuti gustare un sacco di concerti di elevata qualità. Su quel palco sono passate band come Moonspell, Soen, Crucified Barbara, Folkstone, Hardcore Superstar, solo per citare qualcuna delle numerose band che hanno condiviso con i fans musica, sudore, passione e tante tante birre. Un glorioso riassunto di tutto ciò che è stato la Rock'n'Roll Arena è stato pubblicato da Alessandro Regis, anima e corpo insieme a Margherita Gualino degli eventi, delle bevute e delle scorribande che sono successi dentro e fuori l'Arena, sul proprio profilo Facebook
Il prossimo 30 gennaio ci sarà quello che è un caloroso saluto, e si spera sia solo un arrivederci, a tutte le gesta che il locale ha saputo fare. E il saluto sarà fatto insieme a band come Hell In The Club, Mr. Riot ed Electric Ballroom, che in quell'occasione presenteranno tutte i loro nuovi lavori discografici. E l'invito è quello di vedere quel locale straboccare di gioia, passione, casino e tanta musica, con l'auspicio, dettato dallo stesso Alessandro e condiviso con chi nutre la sua stessa passione, che sì, "i locali potranno pure chiudere, ma il rock'n'roll non morirà mai".
Riguardo a questa situazione, Hardsounds ha provato a contattare alcuni addetti ai lavori, siano essi musicisti, organizzatori di eventi, promoter, ecc., ed a ricevere opinioni e pareri su due aspetti fondamentali, che alla fine sono diventate le domande che la redazione ha posto, raccogliendo risposte molto interessanti e ragionate. Le domande poste sono quelle che seguono:
1) Cosa ne pensi della chiusura della Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia?
2) Cosa ne pensi in generale della situazione della scena live attuale italiana?
Lisy Stefanoni (cantante e flautista degli Evenoire) (photo by Benedetta Taddei)
1) Cosa ne pensi della chiusura della Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia?
Il Rock'n'Roll Arena è una grave perdita per la nostra scena live, un locale che ha sempre dato spazio a band di rilievo della scena rock e metal italiana e internazionale e cosa più importante, band di musica inedita, cosa sempre più rara nella programmazione dei locali italiani. La loro è stata una scelta coraggiosa, con la quale si sono guadagnati il rispetto di tutti noi, divenendo uno dei locali live più importanti italiani. Personalmente ho avuto l'occasione di suonare 3 volte su quel palco, una volta con i Sound Storm in occasione del tour europeo in apertura a Therion e Arkona nel 2013, e 2 volte con gli Evenoire, nel 2014. Mi son sempre trovata bene e sentita a casa, ci hanno accolto con professionalità, sorrisi e massima disponibilità, sia per quanto riguarda la parte tecnica che tutto il resto, e ricordo con piacere anche le ottime cene servite da Ale Fuzz Regis. Mi dispiace molto e ringrazio i ragazzi per aver saputo portare avanti un progetto così bello, facendo loro i miei auguri per i progetti futuri!
2) Cosa ne pensi in generale della situazione della scena live attuale italiana?
La situazione live italiana come sappiamo tutti è abbastanza difficile, soprattutto per le band che cercano di portare avanti la loro musica, ma non starò qui a ripetere il solito discorso cover e tributi. Lasciando da parte quello, secondo me i fattori sono molteplici. Prima di tutto ci sono moltissime band e tantissimi eventi nelle stesse date, e se consideriamo che per la maggior parte il pubblico è formato da musicisti stessi diventa difficile seguire tutti i live che ci sono ogni week end. In secondo luogo parliamo proprio del pubblico, scarseggia sempre di più e per quale motivo? Perchè non c'è stato ricambio generazionale, sono pochissimi i ragazzini che ascoltano rock e metal, in Italia è un genere che funziona sempre meno, purtroppo. E me ne rendo conto ogni volta che partecipo a un live sotto o sopra il palco, il pubblico è quasi sempre over 30, 25 dai...al di sotto pochissimi seguono il genere. Terza cosa, la guerra dei poveri che purtroppo si scatena nella scena stessa sia tra le band, sia tra gli addetti ai lavori, invece di collaborare e supportarsi vicendevolmente si pensa a screditare, boicottare e sminuire il lavoro altrui, perchè così facendo si crede di tirare acqua al proprio mulino, e invece no, si danneggia anche e soprattutto se stessi e la scena già morente. Non dico sempre, ma in molti casi mi sono resa conto di questa cosa ed è un peccato. Da parte mia ovviamente non si molla e si cerca di portare avanti i propri progetti col cuore, come sempre!
Marco Pastorino (chitarrista dei Temperance e Secrete Sphere, cantante dei Virtual Symmetry, organizzatore eventi per Truck Me Hard) (photo by Andrea 'Endryus' Pensalfine)
1) Cosa ne pensi della chiusura della Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia?
Credo che i ragazzi dell'Arena, che vedo ormai come una famiglia, soprattutto Ale e Marghe, abbiano preso una scelta molto dura, ma nel momento e nella maniera migliore, con un locale al top, con alcune delle date più importanti della loro storia, appena concluse. Ho tantissimi ricordi legati al locale, sia come spettatore che da musicista. Già nei primi anni di gestione come uno dei club più belli della scena intera il cui zenith artistico è stato raggiunto, a parere di chi scrive, dalla data di Animals As Leaders e Tesseract nel 2014, da tenere dentro per sempre. Ho avuto il piacere, grandissimo, di salire on stage molte molte volte, ma sicuramente la più emozionante è stata quel che riguarda il primo show in assoluto dei Temperance, aprile 2014, un'emozione vera con un sacco di amici; una prima data è sempre pregna di quell'atmosfera strana e particolare che era giusto vivere in un locale top come il Rnr Arena.
2) Cosa ne pensi in generale della situazione della scena live attuale italiana?
Si potrebbero dire tante, troppe cose, su questa scena ma colgo la palla al balzo per dire una cosa molto semplice: l'Arena e la sua squadra, ci ha voluto salutare con un messaggio positivo, niente di preso male o altro ma un bellissimo discorso dedicato alla bellezza del rock ed a tutte le sue straordinarie sfaccettature. Lamentarsi non serve a granché, godiamoci la straordinaria grandezza di questo genere. Viviamo per questo. E per i musicisti... divertiamoci. Credo che lo abbiamo dato per scontato troppe volte.
Corrado Gioia (organizzatore eventi per Hardstaff Booking Agency)
1) Cosa ne pensi della chiusura della Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia?
Ovviamente mi dispiace, conosco la crew di produzione e sono tutte bravissime persone, non ho lavorato tantissimo in quel luogo, Corrosion Of Conformity, Soen e Philm di Dave Lombardo sono gli unici artisti che mi vengono in mente ma il locale era veramente notevole, mi ricordava vagamente il Fillmore, con una capienza ridotta ovviamente, un poco quell'aria da cinema di 'Amarcord' di Fellini, un ottimo teatro, palco grosso e profondo con boccascena dritto sul pubblico, impostazione a platea, molto molto carino e tutti gentilissimi e sul pezzo, puntualissimi. Purtroppo temo paghino la posizione più che un cattivo andamento, posso anche capire che mano a mano che passa il tempo ed il locale macina ma non esplode possa subentrare una sorta di scoramento, è che non è mai stato Milano e nemmeno Torino, era proprio difficile farci andare il pubblico in quella posizione defilata ma è un gioiellino.
2) Cosa ne pensi in generale della situazione della scena live attuale italiana?
Non penso siamo messi così male come si è abituati a pensare, forse l'unica pecca è la accentrazione nelle aree metropolitane e la scomparsa dei locali nelle grande provincia italiana, poi c'è il discorso dei "localari", ma quello è completamente diverso, poi sia chiaro che parlo solo di clubs e locali che programmano musica originale e non cover band.
Filippo Puliafito (direttore artistico Legend Club Milano) (photo by Roberto Reymond)
1) Cosa ne pensi della chiusura della Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia?
Questo era un locale difficile da far funzionare e chi lo gestiva ha fatto un lavoro stupendo e di altissima qualità, con sacrificio e passione hanno ottenuto dei risultati incredibili se si pensa dove è ubicato, conosco bene le persone che lo hanno gestito negli ultimi anni, si sono fatti un mazzo tanto come si suol dire, probabilmente erano stanchi di ammazzarsi di lavoro per ottenere risultati e hanno scelto di chiudere in bellezza con gli ultimi eventi, piuttosto che farsi passare la voglia e fare eventi senza un senso o arrivare a dover chiudere. Credo che la loro sia stata una scelta ponderata, sofferta e difficile per questo hanno tutto il mio rispetto.
2) Cosa ne pensi in generale della situazione della scena live attuale italiana?
Come direttore artistico di un locale penso che la scena live è ormai difficile da trovare, ci sono tante band, forse troppe, c'è un'ampia scelta e solo poche qualitativamente valide, il pubblico è poco attratto da certe situazioni, non ama scoprire, ma preferisce il preconfezionato piuttosto che andarsi a vedere qualche emergente o comunque dell'area underground. La difficoltà nel proporre cose nuove è palese per tutti quelli che fanno il mio lavoro, è difficoltoso far uscire la gente di casa, in primis i musicisti che sono anche quelli che si lamentano della scarsa affluenza ai loro concerti per poi non andare a vedere una band nuova perché preferiscono passare le serate nel pub sotto casa a raccontarsi di quanto sono fighi o di quanto son bravi loro. La mia non vuol essere una polemica o un lamento, ma una disamina concreta e non credo neanche di aver detto qualcosa di nuovo, anzi è un discorso trito e ritrito. Credo che tutti dovremmo fare un passo indietro e iniziare a valutare cosa abbiamo sbagliato in questi anni e cercare di trovare una soluzione, purtroppo non succederà mai perché ognuno guarda nel proprio orticello e via cosi. Se si può cambiare qualcosa? Non lo so, di una cosa però sono certo: chi più si lamenta è poi il primo a non far nulla per smuovere la situazione. Un'altra cosa che trovo bizzarra è la guerra che si fanno alcuni locali per un tozzo di pane; il più delle volte basterebbe impegnarsi un filino in più e fare dei bei eventi senza cercare con scorrettezze varie di affossare l'altro locale, cosa che è capitata più spesso di quanto si creda, cosi si abbassa la qualità e stanca il pubblico che poi giustamente fa delle scelte differenti in tutti i sensi. Comunque chiudo dicendo viva la musica specialmente live perché la trovo una forma sacrosanta di verità assoluta, sul palco sei quello che sei senza magheggi e senza veli. Chi questo lo capisce lo apprezza. Agli altri rimangono i CD campionati con mille trucchetti per far sì che anche un asino sembri Frank Sinatra poi dal vivo....
Alessio Corrado (cantante e chitarrista dei Jellygoat e Mighty Dogs, fonico presso il Rock'n'Roll Club Rho)
1) Cosa ne pensi della chiusura della Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia?
Che dire, non sapevo della chiusura dell'Arena e la cosa mi ha un po' sorpreso, anche se in realtà più che di chiusura si parla di "non riapertura".. e questo è un male minore, nel senso che i ragazzi che organizzavano live all'Arena continueranno a creare eventi in altre venues, per cui diciamo che il "saldo" del live italiano non ne risentirà più di tanto - mi spiace più che altro per i ragazzi della zona. Certo, è un peccato perché il posto era proprio figo, sia come location, che come situazione tecnica e organizzazione e selezione delle band che ci suonavano. Per questo chapeau ad Ale Fuzz e tutti quelli che l'hanno tenuto in vita in questi anni. Poi ogni volta che un locale live smette l'attività tutti quelli che suonano o che ci campano o che semplicemente amano la musica ci perdono qualcosa, è naturale.
2) Cosa ne pensi in generale della situazione della scena live attuale italiana?
La situazione in Italia ovviamente non è florida, è di fronte agli occhi di tutti. Si parla sempre di mancanza di cultura musicale, Di cover band e di Vasco Rossi e San Remo, ma credo che il problema sia più generale, ossia un appiattimento delle aspettative e della ricerca di nuovi stimoli da parte del pubblico. Problema che secondo me nasce nelle scuole, non so se siamo ancora fermi all'ora di musica con il flauto dolce (il piffero..) come ai miei tempi, ma credo che poco ci manchi. Secondo me un passo avanti sarebbe già sostituire il piffero con un'ora di semplice ascolto (guidato), di tutto quello che ha fatto la storia della musica (rock, classica, techno, pop, cantautori, tutto). Si potrebbe cercare di sviluppare un po' di senso critico nei giovani, che magari imparerebbero che la cultura non è solo tutto quello che gli viene calato e imposto dalla TV. E qui chiudo, se no mi dilungo, perché il tema è infinito (non parliamo della Siae e gabelle di stato varie, o dei musicisti o sedicenti tali che si credono arrivati al primo disco, o della cosiddetta "scena" e il supporto fra band).
Riccardo Canato (promoter presso Bagana Rock Agency)
1) Cosa ne pensi della chiusura della Rock'n'Roll Arena di Romagnano Sesia?
La chiusura della Rock'N'Roll Arena é uno degli episodi più brutti a livello professionale a cui ho dovuto assistere. Più che ricordi ho sensazioni da condividere. Per me, sin dalla prima volta (ho portato io l'artista della seconda serata mai tenutasi nel locale), é stato come entrare in casa. Familiarità, amicizia, onestà. Io amo la Rock'N'Roll Arena, ma non é finita; resta lo spirito. I valori umani li uccidono nemmeno le pistole. "Home is where Rock'N'Roll Arena is."
2) Cosa ne pensi in generale della situazione della scena live attuale italiana?
Se ti do una risposta lunga ed elaborata nessuno continuerà a leggere. Quindi penso che "il rock'n'roll non é solo musica, ma uno stile di vita". Chi vuole vivere davvero, abbracci il rock'n'roll.
qqqq
20/01/2016, 14:43
mi spiace