Difficile rispondere ad una domanda la cui risposta (sai già) ti lascerà in un territorio incondiviso, senza partecipazione: “Ma chi vai a vedere?”. Walter Trout. “E chi è?”. Uno della vecchia guardia, ha 73 anni e suona d...
Recensioni
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ATRITAS: CELESTIAL DECAY
Gran bel disco questo degli Atitras! Appena è partita la opener, mi son venuti a mente i Grimness italiani. Stessa ricetta: black/death sparato a mille, con stacchi in blast o cadenzati, simil-ultimi Satyricon, per intenderci. Prendere una traccia però, è come esaminarle tutte. "A Religious Wast...
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DARKTRANCE: BEYOND THE GATES OF INSANITY
Il progetto in questione si fonde in sette solide tracce che però non tardano a perdersi nei meandri dell’anonimato e della "debolezza". I brani rappresentano quasi un calvario, parallelamente all’ascolto la dimensione musicale si avvicina a quella dell’ascoltatore. Le urla disperate di Deimos, c...
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SEPTYCAL GORGE: ERASE THE INSIGNIFICANT
E' inutile, noi italiani ci vogliamo proprio male. Sempre lì a ripetere che le band peninsulari non possono competere con quelle straniere e intanto dall'underground escono fuori perle come il secondo album dei piemontesi Septycal Gorge. Chiaramente ispirati da band come Disgorge e Suffocation, i...
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WINTER HAZE: THE STORM WITHIN
Dopo la release della demo di qualche anno fa i parmensi Winter Haze arrivano all'esordio discografico grazie all'album 'The Storm Within'. Registrato presso gli Old Ones Studio di Giulio Capone (Bejelit), mixato agli Elfo Studio ed infine per il "mastering" questo album vede la prestigiosa firma...
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GUILTYS LAW: TOTAL INSANITY
Non vi nascondo che trovarmi ad estrarre un CD-R completamente bianco da una busta di plastica trasparente proveniente dal Giappone è un concetto che mi scatena dentro tanta simpatia, ma dietro a questa "spartana" presentazione si nascondo i Guiltys Law, quintetto dalla terra del sol levante atti...
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HELVETETS PORT: EXODUS TO HELL
Ci sono dischi che sono estremamente difficili da recensire, e questo è proprio uno di quelli. Unirsi al coro significa stroncarlo senza pietà; fare l'oppositore ad oltranza, perdere di obiettività. Cercando quindi di mantenere una media distanza da entrambe le posizioni, dirò che comprare o meno...
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SAVAGE BLADE: WE ARE THE HAMMER
Un anno di esperienza e già il debutto, raramente è un buon segno. I Canadesi Savage Blade si sono infatti formati solo nel 2008, e nel 2009 esce già il loro primo full lenght: scettico per abitudine, sono felice di essermi dovuto ricredere. Non siamo in presenza di una band di innovatori, sia ch...
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FUNEBRARUM: BENEATH THE COLUMNS OF ABANDONED GODS
Se pensate che i vari Dark Tranquillity, Opeth, Children Of Bodom e via dicendo commettano un abuso o un usurpazione quando si definiscono Death, allora qui c'è pane per i vostri durissimi denti. Dai più putridi e oscuri miasmi dell'animo umano sorgono i Funebrarum, band che vede al suo interno (...
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CUMULO NIMBUS: Totensonntag
'Totensonntag' sembra essere il quarto disco dei tedeschi Cumulo Nimbus: uso il condizionale perchè non sono riuscito a trovare informazioni in inglese di questa band che si ribattezza "reinassance metal" ma che in realtà suona folk. Purtroppo sito internet e myspace sono completamente in lingua ...
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LINGALAD: Il Canto Degli Alberi
Era il 2003 e Giuseppe Festa, con il suo progetto Lingalad, decideva di dedicare un album alla magia della natura. Il modo migliore, per tributare un gesto d'amore, era sicuramente quello di decantare le lodi del Parco Nazionale D'Abruzzo, Lazio e Molise: già le bellissime foto del booklet ci met...
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SVANZICA: EOS
I veronesi Svanzica sono al debut album: l'autoprodotto 'Eos', composto da nove tracce, segna l'ingresso del quintetto veneto nel variegato mondo del metal. La band, nata nel 2005, ha inciso un primo demo nel 2006 prima di arrivare agli esordi su lunga distanza di oggi. I ragazzi suonano un po...
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SABBAT: CHARISMA - 25 YEARS OF BLACK FIRE - A TRIBUTE TO SABBAT
Band come i Sabbat o le odi o le ami, senza mezze misure. Nome sconosciuto ai più, purtroppo, ma celebre tra i cultori dell'undergound, in questa sede si va ad imprimere su di un macroscopico tributo, al quale ha partecipato in maniera più o meno diretta. Ebbene si, questi nipponici sporchi e cat...
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