WINE FROM TEARS: Glad To Be Dead
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08/10/2013Secondo capitolo per i Russi Wine From Tears a distanza di quattro anni dal debut album 'Through The Eyes Of Mad', ennesima produzione Solitude Productions. Naturalmente melodic doom Death è la pasta di cui è composto. 'Glad To Be Dead' fonda le proprie radici e trae le maggiori fonti d'ispirazioni da band quali Katatonia, My Dying Bride, Paradise Lost e non ultimi Tiamat, Dark Tranquillity e On Thorns I Lay. Saltando "For Those Who Died A Sleep", intro del tutto insignificante, si parte con la song "Allergic Sun", suoni accattivanti con melodie che restano nella mente, nella più personale e forse nel miglior episodio dell’album. I Wine From Tears non sbagliano una canzone, arricchendole tutte di quelle componenti che un ascoltatore di sonorità doom death cerca; forse questa è la nota positiva per fare incetta di fan, ma è la stessa nota che potrebbe infastidire chi adora queste sonorità in tutta la sua purezza. Ogni brano è ricco di innumerevoli influenze di band che hanno fatto la storia di questo genere come "In Memory Of Truth", in pieno Katatonia style, per usare un eufemismo, oppure in "Let Me In" che sembra un refuso dei My Dying Bride, o ancora in "Like A Fallen Leaf" in cui troviamo gli ellenici On Thorns I Lay. 'Glad To Be Dead' farà la gioia delle nuove generazioni, un album che piace sin dal primo ascolto, avvolgente e gradevole nelle melodie, ma che non resterà indelebile nel cuore e nelle mente di chi ama il doom death, semplicemente per una questione legata ad un briciolo di gradita originalità di cui l'album manca totalmente.
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