WAYWARD SONS: Ghost Of Yet To Come
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28/09/2017Come riuscire a fare convivere l'hard classico e quello contemporaneo, e farlo avendo bene in mente cosa vuol dire suonare hard rock melodico. I Wayward Sons lo fanno alla grande, come se gli Zeppelin ed i Foo Fighters stessero jammando, ma con un tiro melodico ancora più accentuato. 'Ghost Of Yet To Come' è tutto questo, ma anche personalità da vendere. Potente, elettrico, dinamico, un disco di dieci brani senza orpelli, ma composti e suonati con un'attitudine da brividi. Il solo trittico "Crush", "Be Still" e "Small Talk" renderebbe eccezionale qualunque album, e posto misteriosamente quasi alla fine della tracklist sembra voglia dirci che quello che arriverà in seguito sarà ancora più dirompente. Ma l'attualità brulica di spunti, di ritmiche prepotenti, di riffing infuocati e di linee vocali che graffiano e catturano nello stesso momento, nello stesso brano, canzone dopo canzone. Sullo sfondo s'intravede con chiarezza anche l'indole canzonatoria del gruppo - avete notato l'artwork di copertina? - che dona a 'Ghost Of Yet To Come' un aspetto beffardo sorprendente. Atomici, esplosivi, contagiosi, i Wayward Sons danno vita ad un lavoro dal grande impatto adrenalico, dai contenuti esseziali, ma solidi, sicuramente merito di Toby Jepson (ex Little Angels) il quale guida la sua creatura con la caratteristica ugola raschiante e lo spirito mordente di chi ne ha già viste tante, ma non è ancora domo.
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