MUDHONEY: Digital Garbage
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22/09/2018Ormai band di culto, i Mudhoney tagliano il traguardo del decimo album in studio con questo nuovo 'Digital Garbage', che arriva a cinque anni dal precedente (e buono) 'Vanishing Point'. Le coordinate sonore rimangono più o meno quelle di sempre, e Mark Arm e soci sono ad un punto della propria carriera nel quale si consolida quanto già fatto e si cerca di ampliare la propria discografia nel modo più ispirato e coerente possibile. 'Digital Garbage' è quindi un disco veloce e compatto, incazzato e ruvido come solo i Mudhoney sanno fare, come ben anticipato dai due singoli “Paranoid Core” (due minuti e mezzo di furia punk) e “Kill Yourself Live” (lievemente meno grezza e più melodica). Sono rari i momenti nei quali la band si lascia andare a digressioni più lente ed elaborate (“Night And Fog”, “Messiah’s Lament”), e complessivamente prevale un’urgenza davvero convincente e sorprendente per una band ormai non più di primo pelo. I testi, ovviamente, si adeguano all’andazzo, con la situazione politica e sociale degli Stati Uniti in primo piano (non una novità per la band statunitense), e si amalgamano perfettamente al frullato di grunge, punk ed hard rock tipico dei quattro di Seattle. Impossibile chiedere qualcosa di nuovo ad Arm e compagni, ma di certo sorprende la loro capacità ancora quasi intatta di aggiornare la propria proposta senza sembrare minimamente stantii e poco ispirati. Un’aggiunta (l’ennesima) preziosa alla loro ormai corposa e validissima discografia; vedremo se almeno stavolta i Mudhoney riusciranno a ritagliarsi un piccolo spazio al di fuori della gabbia ormai consolidata di cult band.
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