VOIVOD: WAR AND PAIN
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14/05/2006Per capire i Voivod bisogna capire cosa sia il Voivod, perché è da qui che nasce il tutto. Voivod è una brillante intuizione, un’entità, una creatura idealmente partorita dal giovane Michael Langevin (noto in seguito come “Away”), come sintesi di tutte le angosce personali e per estensione dell’intera umanità, legate agli aspetti più scientifici e fantascientifici della vita. Nel Voivod convergono i sogni, le paure, gli incubi e i deliri di una realtà che viene travolta da una tecnologia spesso in conflitto con la natura umana. Un marasma che prende la forma di un thrash metal tanto articolato e sconvolgente da mantenersi distante da tutti gli altri gruppi del settore. Il debutto omonimo dell’acclamata formazione canadese avviene appunto nel 1984, quando cioè il thrash metal era agli albori. Ma il carattere peculiare della musica dei Voivod comincia subito a mettersi in luce grazie ad una proposta per certi versi estrema, ben indicativa di tutta l’ideologia che si cela dietro a quel misterioso monicker: “War And Pain” è un concentrato di spasmi e convulsioni basato su un thrash metal rozzo e ferale, capace però di mutare forma e diventare a tratti più rock (“Live For Violence”, “Suck Your Bone”) oppure di rivestirsi di suggestioni Sabbathiane e quasi progressive, come accade nella title track. Nove brani apocalittici dinnanzi ai quali è impossibile restare indifferenti, anche per via di quel cantato così ipnotico e rovinoso come solo Denis "Snake" Belanger poteva regalarci. In definitiva un lavoro senza uguali che consegna alla storia del metal una band unica, che è stata poi in grado nel corso degli anni di ritagliarsi un proprio spazio in cui ha potuto ulteriormente sviluppare il proprio pensiero, sempre all’insegna di un thrash tutt’altro che scontato e assolutamente inconfondibile.
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