VISIONOIR: The Waving Flame of Oblivion
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30/05/2018Prima fatica discografica, dopo nove anni dalla prima demo, per l’italiano one man project Visionoir. Alessandro Sicur è il protagonista di una band che nasce nel 1998, proponendo una demo intitolata “Through the Inner Gate”. L’artista è una gradevole sorpresa del panorama nostrano, considerando che tra l’altro è lui l’unico esecutore di un disco acerbo, ma certamente genuino e carico di tanto entusiasmo. Parliamo di progressive, unitamente a divagazioni post-rock, electro, con sfumature gothic. Momenti ed effetti ci riportano ad ambientazioni orientaleggianti e quasi psichedeliche. Alessandro è autodidatta, questa sua peculiarità, nel contesto ivi espresso, diventa forse per lui un’arma in più. Libertà di espressione, nessuno schema preciso o legame con questo o quel filone, così da assaporare il concetto di musica in libertà. Le chitarre, ruvide e graffianti, presentano accenti di un rock di matrice passata, quasi doom, affiancando poi crescendo e spirali alternative e prog. Le tastiere vanno oltre strutture preconfezionate, sibilando, tremando e scuotendo l’ascoltatore tra concetti heavy ed effetti psycho. Lo stoner compare a tratti, insieme al doom, ripartendo poi in incalzanti, ma imprecisi, spunti di chitarra. Il tempo ci dirà che Visionoir saprà crescere e mettere ordine per meglio esprimere la passione e la sensibilità che indubbiamente ha saputo trasmetterci.
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