VILE: THE NEW AGE OF CHAOS
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08/11/2005Ritorno in grande stile per i Vile, gruppo californiano arrivato alla terza prova in studio dopo due dischi degni di nota come "Stench of the Deceased" e sopratutto "Depopulate". "The New Age of Chaos" segna un positivo passo in avanti rispetto ai lavori precedenti: partendo dal classico US brutal death - che rimane comunque lo stile predominante dell'intero platter - la band ha inserito alcuni momenti tipicamente black metal che accentuano quel groove già presente in ampie dosi su "Depopulate". Oltre all'influenza del black metal si nota come ci sia un'uso marcato della melodia, che dona ai pezzi dinamicità e ne facilita l'ascolto. Colin Davis è un chitarrista preparato e decisamente ispirato, capace di imprimere su pentagramma delle partiture che, pur rimanendo all'interno di determinati confini musicali, risultano di sicuro impatto e azzeccate per il tipo di atmosfera da guerriglia che accompagna il concept. Le liriche del singer Juan Urteaga infatti hanno una particolare visione estremista del conflitto tra Occidente e Islam e, alzando il dito medio verso il "politically correct", si schierano palesemente dalla parte del mondo Occidentale. Da notare come la produzione (curata dallo stesso Davis) sia più che mai pulita ma non "plasticosa", riuscendo a dare il giusto spazio anche al basso di Jack Gibson (Exodus). Per farsi notare nel panorama Death Metal attuale c'è bisogno di lavori che siano l'antitesi dell'usa e getta e "The New Order of Chaos" fortunatamente lo è.
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