UNISONIC: Unisonic
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17/04/2012Nei desideri di qualsiasi headbanger c'è il sogno di poter vedere il ritorno di Michael Kiske al genere che l'ha reso grande. Se ci mettiamo di fianco Kai Hansen e finalmente una vera band, significa che siamo veramemte vicini al coronamento del sogno. Meglio mettete subito in chiaro però che non c'è alcun sogno coronato, alcun 'Keeper...' dentro questo progetto, ma abbiamo un ottimo hard rock con qualche minima divagazione power. Prodotto finalmente egregiamente da Dennis Ward (che gli abbiano dato un budget decente?), possiamo catalogare questo disco come figlio del primo Place Vendome con brani più facili, e a tratti meglio costruiti, e la parte più melodica dei Gamma Ray dei primi due dischi ("Never Change Me" sembra "Heaven Can Wait" 20 anni dopo), dove l'ugola di Michael è straordinaria, dieci spanne sopra dell'ultimo disco fatto con la Sommerville dove era spesso apparso svogliato e indisponente. La partenza con la titletrack, potente e diretta, fa sperare e forse illudere in quanto è uno dei pochi momenti power, ciò nonostante il disco è pieno di canzoni con la C maiuscola, molto "happy", dove la classe infinita di tutti i partecipanti le fa elevare in modo deciso. Kiske canta in maniera spettacolosa, Hansen è invece abbastanza contenuto, anche se alla fine i pezzi migliori sono i suoi. Il disco migliore del grande cantante tedesco, ad eccezione di Place Vendome, anche se sarebbe stato difficile fare peggio, quindi c'è da esaltarsi e lasciare perdere chi si lamenta perchè non c'è la nuova "Eagle Fly Free". I tempi sono cambiati, e se non la pensate così, indirizzate le vostre pretese verso qualsiasi altro gruppo o artista storico. Grazie a questa band i giovanotti che avevano visto Michael solo in foto con ancora i capelli, avranno l'opportunità di vederlo dal vivo, e questo da solo vale il prezzo del biglietto, disco e quant'altro.
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