U.D.O.: Rev-Raptor
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16/05/2011Lo gnomico sessantenne teutonico non ha molta intenzione di fermarsi o ritirarsi, siamo oramai giunti al disco numero tredici e, anche se sovente lo si è accusato di essere ripetitivo e monotematico, riesce oggi a creare prodotti interessanti dove la potenza e la carica la fanno sempre da padrone. Certo che "suona più da Accept" questo disco che l'ultimo della band di Wolf Hoffmann. Non ci si distacca da 'Mastercutor' del 2007, siamo vicini a un 'Objected Overuled' misto a 'Solid', o al 'Dominator' di due anni fa. Ci sono pezzi di prim'ordine come la tirata e coinvolgente "Renegade" (alla fine la migliore dell'intero lotto), oppure il singolo "Leatherhead", come la melodica e riflessiva "I Give As Good As I Get". Divagazione dovuta sul singolo che appariva ottimo nell'EP uscito due mesi, ma che alla luce dei restanti pezzi cade un po' in ombra, ed alla lunga ci sono brani ben migliori e più da apripista. Questo lavoro contiene una notevole dose di melodia che, mischiata allo standard power della band, fa risaltare al massimo la bontà e l'onestà di questa compagine. Tuttavia, a completamento del risultato raggiunto, troviamo gli immancabili momenti tipicamente tamarri e birraioli in "Days Of Hope And Glory" e "Fairy Tales Of Victory". Da notare l'ottimo lavoro di Igor Gianola il quale, anche se ogni tanto inseguito dal fantasma di Hoffmann, regala un'ottima prestazione con la sua sei corde. La band è veramente coesa, stabile oramai da più di dieci anni, è il plus di questo disco, e si dimostra una macchina perfettamente rodata e capace di asfaltare chiunque, giovani e vecchi. Al solito però scende la lacrimuccia al pensiero costante che è Udo l'anima degli Accept, ed anche se eccezionale e coraggioso, non c'è Tornillo che tenga!
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