MONDRIAN OAK: AEON
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29/02/2012In parte sta stretta l'etichetta post rock ai Mondrian Oak perchè la loro visceralità emotiva è alquanto visionaria. Si sottraggono al canonico e si lanciano spregiudicati verso un proprio universo interiore pur condividendo al lentezza ritmica del genere. L'incedere di 'Aeon' in più di un'occasione si fa doom e psichedelico, da qui l'idea che le composizioni sembrano non conoscere meta. Trattasi di un cammino aperto a più dove e senza l'ausilio di perchè. Drammatico e polveroso, itinerante desertico e silenzioso, il disco diventa colonna sonora dello scorrere della vita, del rumore delle cose, del frastuono in sottofondo che non ascoltiamo mai per abitudine al quotidiano. Un mondo che stenta a mettersi a fuoco, abbagliato dai vapori che esalano dell'asfalto mentre inesorabilmente il tempo scorre e ci perdiamo dietro al prossimo affanno. 'Aeon' non rimette le cose a posto, le complica ancor di più perchè ci aiuta a sbagliare meglio, ma con consapevolezza. Alla fine non sappiamo dove stiamo andando, tantomeno chi siamo, ma tutto questo liquido vibrare ci fa sentire sicuramente vivi.
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