TYR: Hel
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19/03/2019La metamorfosi dei Tyr è più o meno completata con questo nuovo 'Hel'. La band delle Isole Faroer si allontana ed allo stesso modo si riavvicina agli esordi. La componente heavy-power classica la fa da padrone (in più di un'occasione esagerando, quando trasforma cori epici in cori da birreria tedesca), ma qua e là si avvertono le sfumature folk/viking che avevano contraddistinto le prime produzioni. Un equilibrio che sta bene in piedi tra come sono oggi, e com'erano prima. In più c'è l'attitudine che i nostri mettono sul piatto, fiera e decisa, mentre mostrano anche le consuete doti soliste soprattutto quando le chitarre "cantano". Un disco come si osava comporre e registrare un tempo, ricco di melodia ed aggressività, di spunti riflesessivi e ripartenze al fulmicotone. Ciononostante, non stiamo certo parlando di un disco che potrebbe fare la differenza: nel senso che, cotto e mangiato, dopo la digestione non lascia molto. Mancano i pezzi che si faranno ricordare, manca il cosidetto tocco da maestro che potrebbe elevare i Tyr quanto meno a band di culto. Invece, parliamo di una band valida e di un disco piacevole, ma non credo continueremo a parlarne anche domani...
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