TIERRA SANTA: MEJOR MORIR EN PIE
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07/07/2006I Tierra Santa ormai hanno trovato la formula vincente: ottime melodie in brani in bilico tra l'Hard Rock e l'Heavy Metal; le influenze degli Iron Maiden sono meno marcate rispetto al passato, e il gruppo spagnolo mette in mostra una personalità ancora più forte del solito. Come sempre, nulla di trascendentale dal punto di vista tecnico: musicisti bravi, ma non eccezionali, eppure in grado di sfornare un lavoro molto piacevole e curato sotto tutti i punti di vista. Sia da quello del songwriting (vi sfido a trovare una canzone noiosa in questo lavoro) che da quello della produzione, che può vantare suoni di ottima fattura e una notevole incisività. Si sente (come del resto nel precedente album) che la band ha passione e suona divertendosi. Per citare alcuni dei pezzi migliori, possiamo trovare l'opener (che è anche la title-track), aperta da un coro a capella per poi sfociare in classico brano hard'n'heavy impreziosito da un ottimo lavoro di tastiere. Molto buona anche la drammatica "Otelo" (vi dice niente?), così come l'ottima "Si Tu Alma Has De Vender", uno dei brani migliori del lotto. Profonda ed intensa "Hoy Vivo Por Ti", divertente la rivisitazione in chiave Heavy dell'Inno Alla Gioia di Beethoven ("Himno A La Alegrìa). Interessanti i testi, spesso molto profondi e davvero meritevoli di attenzione... bravi gli spagnoli ad uscire dai soliti clichè e a provare a lanciare messaggi non banali attraverso le loro canzoni.
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