THEN COMES SILENCE: Machine
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14/04/2020Gli svedesi sono una delle migliori realtà in ambito post punk/wave/gothic rock perchè riescono a fondere mirabilmente tutte le influenze del periodo d’oro cioè degli anni '80. Il contratto siglato con la Nuclear Blast ha permesso la pubblicazione del capolavoro 'Blood' targato 2017, aumentando notevolmente il numero di tour, la mole di lavoro e l’esposizione mediatica, nonchè alcune defezioni ed il rimpiazzo di due membri. Il successivo passaggio alla SPV per l’uscita del disco in questione ha comportato un ammorbidimento dei toni rispetto al disco precedente, non sappiamo se per scelta personale o per raggiungere un pubblico più vasto; sta di fatto che brani come "Ritual" hanno quel retrogusto Soft Moon impreziosito da una voce femminile; i suoni sinistri dei Christian Death fanno capolino in "I Gave You Everything" e "Glass"; le melodie catchy dei Simple Minds si manifestano in "W.O.O.O.U." rendendolo un potenziale hit al pari di "We Lose The Night". Non possono mancare i maestri del magistrale riffing new wave The Sound che spuntano qua e là in diverse tracce e specialmente in "Cuts Inside". Ci sono tutti gli ingredienti che rendono l’opera nettamente superiore alla media di tante band clone e senz’anima, ma la differenza principale rispetto allo stupendo 'Blood' è la mancanza di asperità e irruenza tipiche dei Killing Joke e dei Red Lorry; figura quindi più patinato e scorrevole, risultando una piacevole compagnia, con in dote una copertina che cattura l’occhio per la sua oscura ed enigmatica bellezza. Concludiamo con una massima del leader e songwriter Alex Svenson: "pensare costantemente alla morte ci rende persone migliori". Opinabile.
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