THE SIXPOUNDER: GOING TO HELL? PERMISSION GRANTED!
data
19/07/2011Disco di esordio per i polacchi 'The Sixpounder', band rivelazione del Waken di qualche anno fa. Autoprodotti (e fossero tutti così i dischi senza produzione) e determinati, i ragazzi propongono un sound che oscilla tra un thrash/death groove anni '90, e un crossover anni zero con qualche infarinatura di swedeath moderno. Insomma, immaginate di prendere Dope, Mnemic e gli ultimi Lamb Of Godin un unico blend. Dopo l'intro si parte subito con la gothemburghiana "Plastic Bag", un palese omaggio a band come i sopracitati Mnemic, ma anche gli ultimi In Flames: riff pesanti e groovy, duetto di growl e clean, melodie scandinave nei fraseggi e nei soli. Stesse atmosfere anche nella bella "Crimson Skies", con gli arpeggi che non passeranno inosservati, poi tocca al pesantissimo impatto di "Mimic", che sarebbe anche bella se non fosse tanto ripetitiva. Poi un momento di puro rock acustico americano con "A Heartbeat" con le sue atmosfere a là Nikelback, poi conclusione con la tellurica "Stephani". Anzi no: non si può concludere senza una cover di lusso, nientemeno che "Bloodline" degli Slayer, che dubitiamo apprezzeranno questa versione così priva di quel mordente che solo Araya e soci sono in grado di apportare. In sostanza un esordio bello tosto che scorre liscio come la vodka e fa scapocciare quanto basta, nonostante la banalità di certe soluzioni ("The Moment Of Triumph") e una certa ridondanza di fondo.
Commenti