CRAVING TERROR: Colony Collapse Disorder
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02/05/2013Mettiamo subito in chiaro una cosa, in questa recensione troverete termini poco aulici e toni molto diretti perché questo disco semplicemente spacca di brutto, senza troppi giri di parole. Ma andiamo con ordine; i Craving Terror arrivano da Padova e dopo un solo singolo alle spalle contenente tre brani di classica matrice death metal, fanno un portentoso salto in avanti con questo esordiente 'Colony Collapse Disorder' per la nostrana Jetglow Recordings. Il foglio che accompagna il promo cd ci parla di death metal con parti elettroniche, e sinceramente un pò di paura l’abbiamo provata, ma quando una breve intro cede il passo all’accoppiata "Touchin' The Void" e "Wrong Epilogue", non c’è tempo di pensare o provare a capire, e veniamo coperti da una tonnellata di cemento armato, un muro sonoro terribile. Segue "Tony’s Trip" il brano più riuscito del disco, dove convergono al meglio tutte le peculiarità dello stile della band. I campionamenti elettronici sono ben dosati in quasi tutti i brani e ben si amalgamano tra i pesanti colpi inflitti dall’inizio alla fine, ed il connubio perfetto è raggiunto in "Transmission", che sembra una jam session tra Fear Factory e Strapping Young Lad. In "Smile On My Face" con i suoi tempi dispari è il turno dei Meshuggah, mentre nelle altre song si fa sentire nervoso il Groove dei migliori Slipknot, quelli di 'Iowa' per intenderci, ma ancora più pesante, tanto da sconfinare ai limiti del brutal slam nelle parti più rallentate. Tante dunque le influenze sonore, ma il pregio certo è che la band ha una propria definita personalità (grande la prova di basso e voce) e sfoggia un dinamismo ed una concretezza da veterani che molti act ben più navigati si sognano da tempo. Se poi riusciranno ad imporre lo stesso impatto del disco anche dal vivo, allora se ne vedranno delle belle.
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