THE LAST FELONY: TOO MANY HUMANS
data
18/07/2010Non potevano che arrivare dal Canada questi ragazzacci. Non è un mistero che da quelle parti ci sia una prolifica scena di Death tecnico e moderno, ossia quello coi suoni limpidi e pompati e l'anima *core. Pensiamo ai vari Into Eternity, alla sterzata moderna dei Cryptopsy o, in tempi più recenti, a band come i The Faceless, guarda caso nel roster della stessa Lifeforce. Inutile dire che dal punto di vista tecnico 'Too Many Humans' è un lavoro di prim'ordine, sia nell'esecuzione che nella produzione, anche se a tratti l'abbiamo trovata un tantino freddina e fin troppo linda. Dal punto di vista dei contenuti, anche se i ragazzi riescono, al contrario di molti colleghi, a non annoiare fin da subito, bisogna ammettere che il lavoro è nell'insieme poco interessante e derivativo, perché non si fa altro che ripetere, in salsa *core, quello che nel Death viene detto e ripetuto da anni. Troviamo quindi gli Origin e i vecchi Cryptopsy in alcuni passaggi strumentali, il groove dei Meshuggah ("Do Not Defend Me") accostati a momenti decisamente più moderni ("Overrated Existence"). Nell'insieme si tratta dunque di un disco derivativo e poco interessante, controbilanciato dall'indispensabile bagaglio tecnico (e tecnologico) che è sempre più un must in questi tempi.
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