THE DREAMSIDE: LUNAR NATURE
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19/03/2010Nelle ultime recensioni avevo sottolineato quanto la scena gothic si stesse intasando, per via della nascita di alcune band il cui stile aveva in realtà molti elementi desunti da chi li aveva ispirati e poca originalità. Bene, per questa volta mi sento di fare un discorso diverso, perché i The Dreamside sì suonano lo stesso genere, ma si presentano diversamente, proponendo un sound che viene sviluppato in una direzione particolare che li distingue dalla moltitudine di gruppi presenti. E questo lo si denota sia dalla capacità di mettere in risalto nelle musiche presenti diversi sfumature, dalla più decadente alla più misteriosa, quasi mistica, sia in quella di combinare armoniosamente i vari strumenti, e lo dimostrano la presenza di riff di chitarra abbinata ai suoni elettronici e la lista di musicisti che hanno partecipato come ospiti ai loro lavori. Tuttavia, nonostante la buona volontà, il giudizio che si può dare di questo 'Lunar Nature' non è tra i più positivi. Ho provato ad ascoltare più volte il disco con attenzione, ma ho dovuto premere non raramente il tasto pausa e riprendere dopo alcuni minuti: manca di coinvolgimento, mancano quelle emozioni che un disco di questo tipo dovrebbe suscitare, tanto da rendere l’ascolto stesso non così facile, soprattutto all’inizio. Senza contare che il sound sì, è ricercato, ma le idee che emergono non sono tutte valide e alcuni arrangiamenti non riescono a lasciare il segno. Sono ben pochi i pezzi che si salvano, tra i quali "Everlasting" e "In Longing", ma a risollevare le sorti del disco è soprattutto la bella voce della cantante Kemi Vita. E pensare che sono presenti da ben sedici anni sulla scena e questo è il loro sesto disco: probabilmente in questo lavoro non sono riusciti ad esprimere pienamente il loro potenziale, puntando piuttosto ad offrire un prodotto di qualità senza però tenere conto della presa sul pubblico. A voi giudicare.
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