THE DEAD PLAYBOYS: LAST CALL FOR ALCOHOL
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05/11/2006Strana storia, questo disco. Nel 2003 i Dead Playboys erano indicati dalla stampa come (cito dal sito ufficiale) "la prossima grande realtà punkrock svedese" Poi, nella notte maledetta tra il 28 e il 29 settembre, la band fu privata del suo cantante, il ventunenne Rasmus, vittima di un tragico incidente stradale. Questo "Last Call For Alcohol" uscì nel 2004 (ma in Italia solo quest'anno), con la voce di Rasmus, quando Rasmus ormai non c'era più. Una sorta di tributo in suo onore, e - sempre citando le parole della band - una sorta di "calcio d'inizio" per i nuovi Dead Playboys, che nel 2005 hanno trovato un cantante per sostituire Rasmus. Dal punto di vista strettamente musicale, tutti i pezzi si muovono su coordinate stilistiche che si posizionano a metà tra il punk dei Sex Pistols, il rock'n'roll grezzo, sporco e tirato dei Motorhead (beh, con le dovute distinzioni) e un sorprendente gusto melodico. Non tutti i brani sono riusciti, anzi, ma ci sono alcune perle notevoli, come la bella "Tequila Sunset", la divertente "F.U.C.K. Y.O.U. (Fuck You), la title-track "Last Call For Alcohol". Per il resto, tanto chiasso, tanta voglia di spaccare il mondo, non sempre supportata da un'equivalente abilità artistica... ma in fondo il punk è anche questo.
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