THE CHANT: New Haven
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23/06/2014"Earthen", incipit della seconda fatica dei finnici The Chant, ci aveva fatto trasalire e ben disposti all'ascolto di quello che (ne eravamo certi) sarebbe stato un gioiellino di dark gothic metal in stile ultimi Katatonia e Anathema. Ma già dal secondo "Minotaur" qualcosa ha cominciato a non funzionare: sempre sul punto di esplodere, i restanti brani di 'New Haven' sembrano continuamente attorcigliarsi su sé stessi, finendo poi per spegnersi debolmente senza alcun sussulto, se non fosse per "Until We Witness" ottimamente in crescendo e per quella gemma di "Falling Kind" che, pur non presentando alcuno spunto originale o particolarmente personale, rasenta la perfezione per il genere proposto. Una piacevole breve parentesi che però lascia di nuovo subito il passo a composizioni statiche e soporifere. Difficilmente premerete di nuovo il tasto Play al termine dell'ascolto, se non per le sole già citate "Earthen", "Falling Kind" e "Until We Witness". Sempre ammesso che ci arriviate, al termine... Un po' pochino, non vi pare?
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