TERZA PIETRA DAL SOLE: TUTTO SOTTO CONTROLLO
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05/12/2012Quartetto alternative con voce femminile proveniente da Varese, i Terza Pietra Dal sole pubblicano 'Tutto Sotto Controllo', primo loro lavoro (disponibile e scaricabile esclusivamente in formato digitale) costruito attorno a tematiche vagamente psicologiche e introspettive che cercano di analizzare il lato più nascosto dell'animo umano. L'ambizioso concept è costituito da nove tracce che si ricollegano tra di loro per tematiche ed atmosfere, mentre l'ultimo brano "My Past And My Present" (il solo cantanto in inglese ) sembra quasi sugellare il percorso introspettivo intrapreso dalla band. Il sound dei Terza Pietra Dal sole prevede un mix tra alternative rock e new wave con semplici effetti tastieristici (tipici del genere), e più che discreti riff chitarristici accompagnati dalla voce di Elisa Begni, cantante dotata di un 'incredibile estensione vocale e tecnica e da un buon timbro vocale (sebbene quest'ultimo non sia così tanto originale). L'inizio del disco affidato ad "Avrei Voluto" presenta un'apprezzabile mix tra effetti tastieristici e riff chitarristici costruiti in maniera intelligente e particolarmente adatti all'atmosfera del brano che sale di intensità con l'entrata in scena della cantante. Testo non particolarmente brillante, e forse un po' ingenuo nonostante l'ambiziosità del progetto. L'atmosfera si fa più cattiva e decisa con "Perdimi", un brano costruito attorno a riff di chitarra particolarmente aggressivi e graffianti che tessono le trame ritmiche del pezzo riuscendo, per altro, ad imprimere un'accettabile varietà compositiva. Oltre all'incredibile tecnica della cantante e da segnalare anche il discreto assolo del chitarrista Niccolò Maggio, mentre i testi ancora non convincono. "Kaamos" ha un andamento più melodico e avvolgente grazie anche ad un discreto amalgama tra chitarra e batteria, mentre la successiva "Cristallo Di Nulla" risulta più incisiva grazie al lavoro di chitarra sempre molto presente e deciso che è ben accompagnato dalla voce della cantante che, ancora una volta, stupisce per estensività e tecnica. Si continua con "Troppo Facile" che, nonostante una certa ingenuità nei testi, presenta un buona atmosfera di fondo ricostruita grazie ad un buonissimo lavoro di chitarra elettrica che cerca sempre di variare a seconda della situazione, mentre con "Labirinti" il gruppo si prodiga in sonorità più claustrofobiche e ricercate (ancora una volta ricostruite in modo egregio dalla chitarra) corredate da un testo questa volta sufficientemente riuscito. La canzone che dà il titolo all'album è costituita da molteplici atmosfere che viaggiano tra musicalità prettamente anni '70 ad altre più tipicamente alternative e moderne, con pause e momenti più riflessivi particolarmente adatti all'interno delle trame sonore, mentre "Fuori Dal Tempo" e "L'Epilogo" presentano a grosso modo le stesse caratteristiche sonore delle altre tracce. Il disco, come detto ad inizio recensione,presenta una traccia aggiuntiva cantata in inglese, "My Past And My Present", che è essenzialmente una traccia per voce (più che buona la pronuncia in inglese) e chitarra acustica che si discosta di parecchio dal resto del disco. Buona, ma non essenziale.
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