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TENEBRARUM: VOICES

data

20/07/2007
65


Genere: Gothic Doom
Etichetta: Mondongo Canibale
Distro:
Anno: 2006

Praticamente sconosciuti nel vecchio continente, i Tenebrarum sono in realtà un act colombiano piuttosto importante in patria, che vanta una lunga carriera. L’oggetto in questione è infatti la riedizione per il mercato europeo del loro settimo album “Voices”, risalente addirittura al 2001. Forse il paese di provenienza potrebbe indurci ad essere prevenuti, visto soprattutto il genere trattato; ma i Tenebrarum si rivelano un gruppo molto professionale e che potrebbe anche avere le carte giuste per produrre musica all’altezza di nomi ben più blasonati. Il loro limite però sta forse nel fatto di essere così lontani dalle radici e dalle ambientazioni naturali di questa corrente, da risultare inevitabilmente molto derivativi. L’influenza più nitida di questo concept suddiviso in dieci capitoli è infatti il doom romantico e decadente di scuola inglese dei primi anni ’90 (My Dying Bride, Anathema e Paradise Lost come nomi più ovvi), rivisto in maniera particolarmente dinamica. Piacevole l’onnipresente violino che caratterizza il sound dell’intero disco, senza mai risultare ridondante, come ottime le ritmiche rocciose e solide; meno convincente la voce, che non trova uno stile ben preciso e sensato. Se tuttavia nel complesso non ci sia nulla in particolare che stoni, è proprio ascoltando l’intero lavoro che si ha una sensazione di noia, non trovando certo nulla di negativo ma neanche episodi realmente memorabili o atmosfere particolarmente riuscite. In definitiva i Tenebrarum sono un buon gruppo sia nella tecnica che nelle idee, ma che per forza di cose rimane ancorato ai capisaldi del genere, non riuscendo ancora a fare quel passo in più che li porterebbe ad avere uno stile più personale e ad uscire dall’anonimato. “Voices” quindi potrebbe essere un disco interessante per chi viva per sonorità del genere e ambisca ad avere ogni prodotto del panorama Gothic/Doom; tutti gli altri, non lo troveranno certo necessario e farebbero meglio a rimanere sui classici del genere. P.s.: in occasione di questa riedizione, sono state aggiunte una traccia live e due video.

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