SUPRA PLAZMA: HYSTERIA IN GALAKTICA SATANIA
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13/03/2008Vengono da Kaliningrad, in Russia, i due componenti dei Supra Plazma, band dedita ad un metal influenzato principalmente dal black e dal thrash metal, in cui però non mancano tracce di elettronica e di heavy più classico, che ritroviamo soprattutto nei mid tempo e nei lunghi passaggi strumentali (“Atmospheric Saturnium Atheists”). Quello che abbiamo tra le mani è il debutto ‘Hysteria In Galactica Satania’, che si compone di undici tracce solo a tratti intriganti, e sfortunatamente rovinate da suoni senza dubbio insoddisfacenti. Puntano molto sulla suggestione i due musicisti sovietici, rafforzando il proprio sound con un uso massiccio delle tastiere e con delle vocals spesso filtrate: l’atmosfera che i Supra Plazma vogliono infatti delineare è quella cara a tanti ensemble black metal sinfonici, di cui però non riescono a ricalcarne le capacità. Più singolare è il concetto di male evocato dalla band, un’entità che prende le forme di un cosmo nemico e malvagio; non a caso ci penserà Fantazmagor (new entry del 2006) a definire la proposta del proprio gruppo come un blackened cosmic thrash metal, che ben racchiude le intenzioni del progetto. Cinquanta minuti sono forse troppi per un lavoro di questo tipo, che dopo un paio di ascolti rischia seriamente di annoiare l’ascoltatore, anche in considerazione di una proposta troppo dispersiva: tanto vale concentrare la propria attenzione solo sui brani più convincenti, come “Dark Satellite Of The Planet Erased”, “Black Hole In Galaktica Satania” e “Hysteria”.
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