SUICIDAL ANGELS: Years Of Aggression
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13/09/2019Settimo album per i thrashers greci. Fondati nel 2001, proprio nel momento in cui il genere usciva da quasi dieci anni di oblio, hanno dovuto attendere ben sei anni perchè il primo album vedesse la luce. Da allora sono stati di ammirevole perseveranza. Il lavoro in apertura non riserva sorprese, essendo la prima traccia eminentemente slayeriana, senz´altro fra le loro influenze principali. Ne il leggero cambio di rotta stilistico a partire dal pezzo successivo sorprende, trovando come riferimento piu prossimo i Kreator del nuovo millennio, in particolare 'Violent Revolution'. Il parossismo dei californiani cede in altre parole il passo ad un chitarrismo piu melodico, pur sempre nei relativamente angusti limiti del genere. È allora "Bloody Ground" che per prima ci porta fuori dall´usuale seminato dei Suicidal Angels: un metal tradizionale, un poco oscuro nel tono, ma il cui riffing potrebbe addirittura far pensare ad una band come gli Hammerfall. Si prosegue nel rendere tributo a Slayer e Kreator, con competenza e convinzione. Ne manca una certa dose di quella che abitualmente viene citata come la terza maggiore influenze dei nostri, ovvero gli Exodus. Tutto l´album scivola via su queste cooordinate, tutto è ben eseguito ma del tutto privo di novità, sia in relazione alla piu famose bands citate, sia alla precedente produzione dei Suicidal Angels. Almeno non fino al sopraggiungere dell´ultima traccia, "The Secret Dance With Chaos", di gran lunga il brano piu lungo insieme a "Bloody Ground" (anch´esso atipico): lento, cadenzato e articolato, fa forse pensare a "Playing With Spiders/Skullkrusher" degli Overkill o "When" dei Megadeth. L´ennesimo album dei greci è assolutamente piu che discreto e raccomandabile per gli appassionati del genere: un esempio da manuale da esibire, laddove ce ne fosse bisogno. Bisognerebbe però, soprattutto dopo sette album spingersi un po oltre per meritare qualcosa di piu.
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