STRYPER: SECOND COMING
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03/04/2013Anche gli Stryper ri-registrano il passato, ormai dopo le reunion (di chiunque) l'operazione che più prende piede tra le band con una storia convincente alle spalle. I fratelli Sweet in verità non hanno molto da venderci, nel senso che già album di inediti sono usciti in questi ultimi anni, quindi non si ripresentano al mondo con un vestito nuovo e le mutande con sgommata sotto come molti sono soliti riemergere dal'oblio recentemente. Resta il dubbio sull'utilità o meno dell'operazione in quanto la band ripropone solo brani di alcune opere - quelle più famose, e niente da 'In God We Trust' e da 'Against The Law' - e senza particolari arrangiamenti e/o remixaggio tali da rendere le canzoni più complete, o quanto meno più complesse - qua e là qualche distorsione, ma trattasi solo di un riflesso incondizionato dettato dai tempi moderni. Insomma, "To Hell With The Devil", "Free" e vari altri classici della band in versione coeva e con produzione deluxe. Due le tracce inedite, "Bleeding From Inside Out" e "Blackened", che bene si innestano nella track list con i brani vecchi per la loro buona qualità. Per quanto concerne il gruppo, Michael cede qualcosa nelle tonalità più alte, ma recupera efficienza con la grinta, mentre tutti gli altri si stabilizzano su livelli abituali. Alla fine 'Second Coming' risulta essere un best of utile per chi vuole avvicinarsi alla metal band cristiana per antonomasia. Nient'altro.
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