STILLNESS BLADE: Break Of The Second Seal - The Eternal Damnation
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16/11/2010Sotto Punishment 18 sono finiti anche gli Stillness Blade, che finalmente scrivono un disco validissimo, dopo il discreto predecessore. 'Break Of The Second Seal', si differenzia da 'The First Dark Chapter (Misanthropic Elevation)', per tantissime cose. In tre anni la band è maturata tantissimo, definendo uno stile molto accattivante, che prende forma in molte tracce come "Chains Of Damnation", ora fortemente thrash ora melodica e brutale, oppure "Black Aura Shadow", che mostra un lavoro di batteria davvero notevole. Ciò che rende il disco davvero entusiasmante, è l’alto tasso tecnico, il modo in cui ogni brano viene fuori in modo scorrevole, senza intoppi, con un gusto per la melodia, ripeto, che fa la sua gradita presenza in modo non esagerato. Monolitico, è anche un altro termine adatto a questo secondo capitolo dei Stillness Blade. Ogni traccia è come un pezzo di marmo scagliatovi nelle gengive ("Stock Of Vengeance" dal vivo farà proseliti); spicca tra tante, "Sadistic Flesh Pleasure", dal tocco prog schizoide. È strano e oltremodo piacevole vedere come una band in poco tempo, si è data da fare per trovare maggior spunto e scrivere brani più che validi. Sono sicuro che questo disco darà loro ciò che si meritano. Dal canto loro, possono giocarsi molte carte: quella dell’inventiva, quella della capacità di saper miscelare sapientemente tutto il loro bagaglio d’esperienze musicali, e non. Il risultato è metal estremo che inaspettatamente cambia, da un momento all’altro, ora per dedicarsi a spunti eleganti melodici, ora a stacchi in blast, di vecchia scuola brutal death metal.
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