1349: Massive Cauldron Of Chaos

Dopo ben sedici anni di attività e sei dischi possiamo tranquillamente parlare del nuovo lavoro dei 1349 senza per forza introdurlo citando il significato del nome della band, e soprattutto senza ricordare a tutti che dietro il drum kit siede un monumento del black metal. Detto questo, passiamo subito a questo nuovo 'Massive Cauldron Of Chaos', album che come i precedenti non lascerà alcun segno nella storia del genere. Forse la presenza di Frost ha segnato il destino di questa band, creando tante, troppe aspettative in chi si è avvicinato ai loro lavori. Il precedente 'Demonoir' aveva rimesso in un angolo le 'sperimentazioni' di 'Revelations Of The Black Flames', disco in cui si è tentato un percorso impervio, ma almeno fuori dai soliti canoni black metal degli esordi. Oggi i 1349 ci consegnano un album ben suonato sicuramente, con un buon guitar work smussato da varianti black-thrash non presenti in passato; ma la mancanza di idee che si discostino dal mix Satyricon - Marduk resta il motivo per cui l'act norvegese non ha superato con la propria musica, l'eco di quel nome grazie al quale ha ricevuto le tante attenzioni di stampa e blackster. Pezzi buoni come "Postmortem" e "Godslayer" non bastano a risollevare le sorti di un disco nell'insieme discreto e ben suonato, ma nulla di più.