SONATA ARCTICA: STONES GROW HER NAME
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02/07/2012I Sonata Arctica sono una band in movimento; dopo i primi album, comunque adorabili, incentrati su un power metal molto easy che agli esordi mostrò al pubblico la band come una versione più leggera e meno complessa degli Stratovarius, ecco arrivare, iniziata timidamente con 'Reckoning Night' e concretizzatasi appieno dopo l'allontanamento di Jani Liimatainen avvenuto dopo la release di 'Unia', la svolta definitiva. Svolta che consiste non in una visione musicale concreta, ma in una sperimentazione continua, sperimentazione che avviene regolarmente album dopo album. E se in passato erano stati testati il metal sinfonico ed il progressive, la grande novità dell'ultimo Sonata Arctica è l'appeal vintage rock anni '70! Certo, 'Stones Grow Her Name' è pur sempre un album power metal, e di power metal efficace, non siano spaventati i fan del genere, e su questo non si discute, ma è comunque diverso, sporco, randagio, e segue una logica tutta sua, una logica più rock e meno doppia cassa e tastiera fissa. Dal punto di vista strumentale, grandissimi complimenti a tutti, ovviamente, ma l'elemento in più, la grande protagonista, come avviene regolarmente dall'ingresso di Elias Viljanen in formazione, è la voce di Tony, grandiosa e sempre sopra le righe, ricca di varianti inaspettate e sorprese. Undici i brani composti nella miglior maniera possibile, per un altro album imperdibile!
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