SODOM: MORTAL WAY OF LIVE
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12/05/2005“Mortal Way Of Live” è a tutti gli effetti il primo live ufficiale dei Sodom, registrato durante il Sodomania tour del 1988 quando il trio era composto oltre che dall’irriducibile Tom Angelripper dagli storici Chris Witchhunter dietro le pelli e Frank Blackfire (chitarrista davvero valido, forse quasi sprecato per una band come i Sodom che fa del più puro e scarno assalto all’arma bianca il proprio punto di forza) alla sei corde. Il platter, composto di quattordici brani, ritrae la band in perfetta forma ed è una fedele testimonianza dello stato musicale dei Sodom immediatamente precedenti al capolavoro “Agent Orange”, forse il loro disco più riuscito che introduceva tra le altre cose spunti melodici perlopiù assenti fino ad allora. Ad essere depredati sono per forza di cose, visto il curriculum ancora relativamente breve, i primissimi lavori della band, ovvero “In The Sign Of Evil” e “Persecution Mania” la cui title-track ha l’onere di aprire le danze. La setlist non è nient’altro che una sorta di bignami dei due dischi sopracitati; fulminanti sono le esecuzioni di “Outbreak Of Evil”, “Electrocution”, “Blasphemer”, “Sodomy And Lust”, “Christ Passion” (aaaaaaaaaaargh) e la tiratissima “Nuclear Winter” eseguita se possibile ancora più velocemente della versione su disco. Vista la durata di “Mortal Way Of Live” ci vengono proposti anche pezzi ‘minori’ del repertorio Sodomistico, come per esempio “Enchanted Land”, “My Atonement” o “Conjuration” (per non parlare della sulfurea “Obsessed By Cruelty) , la cover dei soliti Motorhead “Iron Fist” e una versione integrale di “Bombenhagel” prima che venisse accoppiata a “Stalinorgel” in tempi recenti.
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