SKINNY PUPPY: Handover
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24/10/2011E' pensiero comune che con l'andare degli anni aumenti la cultura, l'esperienza e la saggezza di ogni essere umano; sarà anche come anzidetto, ma per gli Skinny Puppy con l'andare del tempo diminusicono le idee. I canadesi continuano a fondere EBM, elettronica, industrial, drum and bass creando un caleidoscopio di suoni che richiamano paesaggi indefinibili e galassie imponderabili, ma dimostrano un momento di forma non ottimale perchè ci sono troppi filler che tentano di riempire il vuoto di creatività ("Ouvirt", la ridondante "Ashas", la techno "Icktums", la rumoristica "Brownstone", la breakbeat "Noisex", e sembra di trovarsi in un videogioco con "Point"). Per esprimere il voto da dare a questa opera con una formula matematica cinque brani validi su undici equivalgono ad una bocciatura, anche se quei cinque sono di gran livello e dimostrano una volta di più che la classe ce l'hanno e quando vogliono la sanno tirar fuori (la soffusa e chill-out "Wavy", la tellurica "Vyrisus", l'orecchiabile "Cullorblind", la scooteriana "Gambatte", e la riempipista di club EBM "Village"). Ne consegue la domanda spontanea: non potevano uscire con un EP anzichè con un disco pieno di filler? La band comunque rimane un animale da palcoscenico, con tutte le trovate sceniche che si porta dietro nei live (sangue finto, costumi apocalittici e avveniristici).
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