SKID ROW: The Gang's All Here
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20/10/2022Alla notizia della separazione di Erik Gronwall dagli svedesi H.E.A.T in favore del più sofisticato e policromatico singer originario Kenny Leckremo, parte dei fan della band scandinava sono rimasti dispiaciuti, viste le doti da animale da palcoscenico e da screamer di Erik. Poco dopo, siamo ad aprile del 2021, la resa pubblica da parte del frontman della cura in ospedale a causa di una forma di leucemia linfocitica. Forte ed ostinato come sul palco, Erik ha combattuto e con la malattia fortunatamente in regressione e sotto controllo, arriva la chiamata da parte di un moniker storico, gli Skid Row. Quando si parla della band di Scotti Hill e Dave “The Snake” Sabo, la memoria va ai primi due dischi, l omonimo e ‘Slave To The Grind’, due capisaldi del genere caratterizzati da un songwriting efficace e aggressivo unite alle doti canore di Sebastian Back. E dopo il violento e a tratti Alternative ‘Subhuman Race’, cambi di line up, cantanti più o meno altisonanti (persino Tony Harnell (TNT) per un periodo ne è stato il frontman) e dischi ed ep perlomeno altalenanti, arriviamo ai tempi odierni ed alla possibilità di rivalsa spinta da motivi diversi per lo Svedese e la band a stelle strisce. Un'occasione da non sprecare per ritrovare e regalare ai fan emozioni dei tempi che furono. E l'obiettivo in buona parte viene raggiunto dal qui presente 'The Gang' s All Here'. “Hell or High Water” catapulta l’ascoltatore all’Hard Rock da strada, duro degli esordi ed Erik sembra indossare sin da subito il suo vestito migliore e maggiormente appropriato. Vocals alte, quando serve stridenti, liberano melodia a brani incisivi come la title track e “Not Dead Yet”. Il binomio composto da “Time Bomb” e “Resurrected” rappresenta le migliori freccie di un arco rispolverato, abbinando head banging e adrenalina per merito dell’ottimo lavoro svolto sulle linee di basso da Rachel Bolan e dal drum kit irrequieto di Rob Hammersmith. Assoli spesso ben presenti e riusciti, mai fini a se stessi, imprescendibili, come in “Nowhere Fast”. La coppia Hill/Sabo sembre aver ritrovato parte della magia e dell’intesa di 30 anni fa come testimoniato dai riff del vigoroso singolo “Tear It Down”. Con “October’s Song” i toni vengono smorzati. Echi Alternative che non convincono il sottoscritto pur convalidando la prestazione ben sopra la sufficienza di Gronwall. Penso che gli H.E.A.T abbiano guadagnato con il rientro di Leckremo; in futuro se lo vorranno potranno recuperare quel sound raffinato ed elegante che aveva contraddistinto i primi due lavori. Così come sono convinto che l’ingresso di Erik Gronwall abbia giovato parecchio al nucleo storico degli Skid Row, permettendo loro di ritrovarsi musicalmente. Uniti potrebbero regalare ai sostenitori dischi solidi, pregevoli ed energici come il qui descritto 'The Gang' s All Here'.
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