SHIBALBA: Psychostasis - Death Of Khat
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15/09/2017Shibalba è un suono che si propaga da e verso di noi, lo stato di trance in cui il nostro corpo galleggia e la nostra anima silente contempla. Vibrazioni di suoni che vengono rese dalla prima fatica in studio di un progetto musicale che potremmo definire ambient, ma che ha in sé molte altre citazioni e riferimenti. Rituali, sciamaniche atmosfere che per certi aspetti potremmo per natura definire black metal, ma che si spingono ben oltre le semplici ambientazioni della nera fiamma. Complicato descrivervi queste così dilatate aere, voci di sottofondo che in lontananza scandiscono il battito del nostro cuore, il respiro dei nostri pensieri. Un dubbio increspa un limpido specchio d’acqua, onde che poi scompaiono nelle sfumature di ricordi lontani e nel futuro che non possiamo prevedere. Ci risulta che molti degli strumenti utilizzati siano della tradizione tibetana, un folklore che soggiace alla incontestabile cerimonialità del full-lentgh. Il contesto in cui dovete necessariamente calarvi è quello di un album che richiederà una certa pazienza ed una passione per questo genere di approccio sonoro. Nessun virtuosismo, nessuna immediatezza, solo una spazio interiore in cui l’eco dei vostri sentimenti arriva. I brani si susseguono in un ideale continuum di suoni. Vi segnaliamo ‘Reanimation of Akh’ come uno dei brani che più ci ha rapiti, protagonista la chitarra acustica che dialoga con voci “sacerdotali”, coralità che accarezzano il nostro viso soavemente. Nei Shibalba troverete l’artista Acherontas V.Priest, mente degli Acherontas, progetto black meal il cui taglio occulto qui prende pienamente forma. Misticismo e spiritualità in “Psychostasis Death Of Khat”, album non per tutti che ci sentiamo però di consigliarvi, visto l’indubbia sensibilità mostrata.
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