SHANK: SOUNDS OF THE INFECTED
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05/10/2005Gli Shank arrivano da Lecce e dopo una gavetta di qualche anno debuttano con questo “Sounds Of The Infected”, sotto la piccola etichetta salentina Full Blast. Il genere dei nostri è un metalcore piuttosto atipico, fortemente contaminato dal crossover, dalla musica etnica, dall’elettronica e dall’hip-hop. Se sulla carta un mix di questo genere può risultare molto goloso, la realizzazione pratica dello stesso è quasi sempre causa di scetticismo nell’ascoltatore. I quattro ragazzi pugliesi si districano abbastanza bene per risultare convincenti e amalgamare a dovere tutte le influenze ma è palese fin dal primo ascolto che gli ostacoli che chiunque, anche il musicista più navigato, troverebbe nell’affrontare una prova così impegnativa non vengono superati appieno. Le incertezze di cui sopra prendono forma troppo spesso durante l’ascolto, troppo spesso i brani non colpiscono e non sono sufficientemente coesi; fa eccezione una manciata di pezzi di buona fattura come “In A Cold Night” o “(That’s) My Way”, con uno stacco di bossa nova e voce femminile davvero azzeccato, che risolleva da solo un dozzina buona di punti. Se gli Shank sapranno prendere maggior confidenza con la loro già ostica proposta musicale, ci srà da gioire. Per adesso, promossi solo in parte.
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