SECRET SIGHT: Day. Night. Life.
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16/10/2014Ai Secret Sight manca solo la nazionalità inglese per completare la schiera di cliché che ogni gruppo dell'ondata indie/post-punk revival del terzo millennio sembra voler rappresentare: timbro vocale del cantante simile Ian Curtis (Joy Division), Tom Smith (Editors) o Harry McVeigh (White Lies), imponenza dei giri di chitarra del lead guitarist, copertina dalle tinte dark con tanto di foto in bianco e nero, un sacco di pezzi mid-tempo, e chi più ne ha più ne metta. Queste prime impressioni possono bastare da sole come recensione effettiva del disco; ergo, se schifate Editors, Vaccines e i primi Arctic Monkeys, state lontani da questo album. In caso contrario, lasciatevi ammaliare dalla bellezza di un lavoro che arriva subito all'obbiettivo senza troppi preamboli o extravaganze psichedeliche (che sembrano tanto piacere ai cosiddetti gruppi indie italiani); tra i momenti migliori citiamo "Need", "If You Turn" e il singolo "Earth Overflows". Rovescio della medaglia, tra i momenti peggiori invece segnaliamo l'inglese fin troppo imperfetto del cantante Matteo, cosa non sottovalutabile (ancor più se il disco è cantato totalmente in quella lingua) e sicuramente da migliorare col passare del tempo. Anche perchè una base (musicale, in questo caso) su cui poggiare c'è, ed è solidissima.
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